Caserta. Potrebbe essere legato allo spaccio di droga l’omicidio di Juliya Jaksic, la 38enne uccisa con un colpo di pistola in bocca la settimana scorsa. L’ex marito della montenegrina, un pregiudicato del pallonetto di Santa Lucia a Napoli, imparentato con un gruppo di spacciatori che opera nella zona gestita dal clan Elia, è stato interrogato per ore dalla polizia presso il Commissariato di Maddaoni. L’uomo è stato il primo a denunciare – domenica sera – la scomparsa della ex compagna, madre del figlio 17enne. La donna frequentava da tempo Joseph Casablanca – così si faceva chiamare – il magrebino, irreperibile da oltre 10 giorni, con il quale aveva una relazione sentimentale.
L’ex marito della vittima ha raccontato agli agenti della Squadra Mobile di Caserta che non aveva più nessun tipo di legame sentimentale con la donna. GLi inquirenti stanno ascoltando numerosi testimoni. Pare che alcune connazionali di Juliya abbiano assistito, proprio nella zona del Pallonetto di Santa Lucia, ad un violento litigio tra la vittima e l’ex marito, pochi giorni prima della scomparsa della donna.
La polizia, coordinata dal pm Vincenzo Quaranta della procura di Santa Maria Capua Vetere guidata da Maria Antonietta Troncone, non è escluso che l’ex marito della montenegrina potrebbe aver avuto un legame con il marocchino sparito ancor prima del ritrovamento del corpo della donna in un’abitazione di via Carmiano a Cervino. Legami tra i due che potrebbero essere scaturiti proprio dall’affare dello spaccio di stupefacenti, almeno questa sembra la pista privilegiata in questo momento, anche se rimane ancora in piedi la pista passionale. Le modalità dell’omicidio fanno pensare ad un omicidio maturato nell’ambito della criminalità, quel colpo di pistola in bocca è un chiaro messaggio mafioso. L’abitazione di via Carmiano dove è stata trovata la 38enne è sotto sequestro e gli agenti della Squadra mobile continuano a cercare prove per incastrare l’assassino, il sospettato numero 1 è quel marocchino conosciuto come ‘broccolino’, in paese, ma che si faceva chiamare Joseph Casablanca dai connazionale per la sia passione per la musica tecno e quella per un famoso dj casertano che si chiama appunto Joseph.
Le ricerche del marocchino sono state estese in ambito internazionale, ma è probabile che l’uomo in Marocco non sia mai arrivato e sia nascosto non lontano da Caserta in attesa di poter scappare all’estero.
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