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Napoli, spari nel negozio anti racket alla Sanità, Poggiani: ”Si intervenga, chiudeteli in galera”

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Sei colpi di pistola sono stati esplosi nella notte al Rione Sanità contro due esercizi commerciali. Uno dei due titolari aderisce ad una associazione anti-racket. La denuncia dell’accaduto é stata presentata questa mattina alla Polizia.
Tre proiettili si sono conficcati nel muro accanto alla saracinesca di una macelleria in via Sanità. Altri tre nella saracinesca di un negozio di biancheria intima. La “stesa”  avviene a pochi giorni dall’entrata in funzione delle prime telecamere nel Rione Sanità, teatro da tempo di una lotta tra clan camorristici.
“Continuo a dire, come topi che escono dalle fogne di notte, di nuovo si torna a sparare”. A denunciarlo su Facebook il presidente della Terza Municipalità Stella-San Carlo all’Arena Ivo Poggiani.
“Mentre Sequino, Vastarella e Mauro e altri morti di fame giocano al Farwest, il quartiere ne subisce i danni – aggiunge Poggiani – . Sparano ai muri, ai vestiti stesi ai balconi, si fanno dispetti, ragazzi che lavorano che hanno come unica colpa di “appartenere” a qualche famiglia vengono picchiati e derisi nelle piccole vendette trasversali, fino a quando non succederà una nuova tragedia – prosegue Poggiani -.
Mentre il quartiere è vivo più che mai, mentre si continua a fare comunità, mentre si studiano e si realizzano progetti di riqualificazione, mentre continuano anche i lavori per la videosorveglianza, quattro gatti terrorizzano le nostre strade, le nostre piazze.
Sono stufo, si intervenga, chiudete questi stronzi in galera (cosa altro stiamo aspettando?!) e lavoriamo sulle nuove generazioni.
P. S. la foto dei buchi nel muro con il cartello di Totò pare un manifesto politico della inconsistenza delle Istituzioni, mi ci metto pure io dentro. Dobbiamo fare tutti di più!”.

 

Articolo pubblicato il giorno 4 Novembre 2017 - 14:07

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