“Abito nello stesso palazzo dove c’è l’albergo. Sapevo che il titolare cercare delle cameriere e così mi sono proposta con mia nuora. Ci serviva il lavoro ma non l’abbiamo preteso. Quando ho detto che io stavo qui, voleva dire che stavo nel palazzo a sua disposizione. È un errore”.
Si è difesa più o meno in questo modo Anna Terracciano, la donna arrestata per il reato di tentata estorsione aggravata perché secondo l’accusa avrebbe preteso l’assunzione di tre persone.
“Chest’ è casa mia… e m’attocca”. Con queste e altre frasi minacciose Anna Terracciano, 54enne soprannominata “Anna ’a masculona”, sospettata di essere la capoclan dell’omonimo gruppo delle “Chianche” nei Quartieri Spagnoli, era stata arrestata la scorsa settimana perché pretendeva dal titolare di un “B&B” della zona l’assunzione di tre suoi parenti disoccupati.
L’uomo, come ricorda Il Roma, per accontentare la ras avrebbe dovuto licenziare altrettanti dipendenti, e quindi aveva chiesto aiuto alla polizia e con un registratore riuscì a catturare il colloquio che rappresenta l’accusa nei confronti della Terracciano, sorella del defunto boss Salvatore “’o nirone”. E’ accusata di tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. Ora si resta in attesa del ricorso al Riesame.
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