Una chiesa monumentale recuperata e restaurata per essere adibita a polo di attrazione turistico culturale per convegni, concerti, mostre e manifestazioni. La chiesa di Santa Maria Maggiore con la cappello Pontaniana e’ uno dei siti recuperati grazie al grande progetto Unesco, “e’ un luogo della cultura pieno di vitalita’ – sottolinea il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, durante la cerimonia di inaugurazione – e soprattutto e’ restituito nella sua bellezza, dalle tele, agli altari all’esterno della chiesa.
E’ un colpo d’occhio molto forte”. Quasi un milione di euro per completare i lavori che hanno interessato il recupero delle facciate della chiesa, gli interventi di adeguamento acustico con l’ottimizzazione dei suoni e la rifunzionalizzazione della cappella Pontoniana. L’opera di recupero ha reso cosi’ utilizzabili anche il campanile, che risale all’alto medioevo, e le due cappelle rinascimentali, la cappella di Pontano e quella del Santissimo Salvatore.
All’interno del complesso e’ stato restaurato lo stemma araldico alla sommita’ dell’ingresso che ricorda Andrea D’Aponte. Un calco leggero in gesso sostituira’ l’originale che sara’ custodito in chiesa, dove sono state invece ricollocate tele originali restaurate. Anche gli altari e le balaustre hanno subito un’imponente opera di restauro per riportarle allo stato originario del XVIII secolo, quando furono realizzate da maestri napoletani.
Un intervento complesso, che segue altre opere di restauro avvenute in passato, l’ultimo dopo il terremoto del 1980. “Mai come in questo caso – sottolinea il soprintendente ai Beni Culturali di Napoli Luciano Garella – e’ stata ben spesa una cifra rilevante dei fondi europei della programmazione Unesco. E’ il segno che questa tipologia di finanziamento funziona e sta dando la stura a una serie di interventi che sono rimasti un po’ troppo tempo nel paniere”.
La cerimonia di inaugurazione per Garella e’ anche l’occasione per fare il punto su altri interventi che si stanno concludendo. “Tra non molto tempo verra’ restituita alla collettivita’ – anticipa il soprintendente – la chiesa di Santa Maria della Colonna. Speriamo di iniziare al piu’ presto cose che tutti attendono. Sono stati avviati i lavori per una parte dei Girolamini e ci sono progetti redatti nell’ambito dell’iniziativa Unesco per San Paolo Maggiore e San Pietro a Majella “.
Articolo pubblicato il giorno 16 Novembre 2017 - 14:01