Scarpe, borse, guanti sono gli accessori di abbigliamento piu’ contraffatti in assoluto e sono anche i simboli riconosciuti in tutto il mondo del made in Italy. Da fake dell’italian style a oggetti in mostra per un evento originale che vuole attirare l’attenzione sul danno economico rilevante che il mercato del falso produce. Nasce cosi’ “Questa non e’ una sola” (gioco di parole sulla parola che in napoletano dignifica ‘truffa’ e in italiano indica ‘unica’), la mostra allestita nella Camera di commercio di Napoli dall’Associazione Museo del Vero e del Falso, che gia’ lo scorso anno organizzo’ una mostra didattica sul fake nel mondo dei giocattoli, con 10mila visitatori in tre mesi. La mostra di quest’anno e’ un percorso didattico sulla contraffazione nella pelletteria e nel calzaturiero, e sara’ aperta fino al 2 febbraio prossimo nella “Sale dele Grida” della Camera di Commercio di Napoli. Non solo falsi in mostra, ma anche modelli di calzature femminili che hanno fatto la storia del Novecento, grazie al contributo di Assocalzaturifici, una collezione di guanti d’epoca fornita dalla Fondazione Mondragone di Napoli. ( La mostra rientra nei programmi del Pmi Day 2017, promosso da Piccola Industria di confindustria, che quest’anno ha scelto proprio il tema della contraffazione, “un male da estirpare – secondo il presidente di Piccola Industria Campania, Renato Abate – perche’ crea un danno importante alle imprese, anche di natura culturale. Dobbiamo partire dalle generazioni piu’ giovani, da abituare alla cultura della legalita’. Noi possiamo fare solo cultura e informazione, ma la lotta alla contraffazione deve farla il Governo”. Un danno maggiore per la Campania, che vanta un polo conciario e calzaturiero con piu’ di 400 aziende e piu’ di 14mila addetti. Un patrimonio economico minacciato dal mercato del falso piu’ che in altre realta’ italiane. “La contraffazione ha messo in ginocchio intere filiere produttive di vecchia generazione – spiega il presidente dell’associazione Museo del Vero e del Falso, Luigi Giamundo – la nostra e’ un’attivita’ di sensibilizzazione rivolta ai giovani, con un format particolare: una esposizione tra merce contraffatta fornitaci dalla Guardia di finanza e dalle Dogane, insieme a dei prodotti originali appunto per vederne la differenza”. La mostra e’ poi arricchita da laboratori tecnici da parte delle associazioni nazionali della Assocalzaturifici, Unic, e Stazione sperimentale Pelli, che danno la possibilita’ di vedere da vicino le differenze tra il vero e il falso. In collaborazione con l’assessorato regionale all’Istruzione e’ stata avviata un’attivita’ di sensibilizzazione in tutte le scuole della Campania, invitate a visitare la mostra.
Articolo pubblicato il giorno 17 Novembre 2017 - 14:16