Napoli, don Merola e i 10 anni de A voce de creature: ‘Noi restiamo qui’

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Compie dieci anni la Fondazione “A voce de Creature”, nata nel 2007, con lo scopo di recuperare i minori a rischio. Dieci anni trascorsi in un bene confiscato alla camorra, Villa Bambu’, che apparteneva a un uomo del clan Contini che li’ ci teneva anche un leone. Oggi quelle mura ospitano i bambini, fin da piccoli. Per insegnare loro che un’altra strada e’ possibile.
“Il nuovo Codice antimafia prevede che un bene non sia assegnato per oltre sei anni – ha detto don Luigi Merola, anima della Fondazione e presidente – Qui abbiamo investito per il restauro 300mila euro, cosa succede? Devo lasciarlo? E’ questa la mia unica preoccupazione e spero che resti per sempre questa la sede della Fondazione”.
“La strada da fare e’ ancora lunga – ha affermato – Sono bambini devono diventare adulti, dobbiamo fare in modo che queste creature non sbaglino”. La sede e’ aperta tutti i giorni dal lunedi’ al venerdi’ e raccoglie circa 150 ragazzi dai 6 ai 18 anni in varie attivita’. per esempio imparando a fare la pizza oppure nei laboratori per videomaker, o con attivita’ sportive tra cui anche il nuovo, grazie a una collaborazione con il Distretto Militare di Napoli, presso lo stadio militare “Generale Albricci”. “Napoli non deve essere conosciuta solo per la paranza dei bambini, ma per i bambini che imparano un mestiere, che non vogliono delinquere, che hanno capito che la camorra e’ morta – ha sottolineato – Servono chiese aperte, educatori”.
Per don Merola non servono “caserme” e “repressione”: “c’e’ un problema sociale da affrontare, – ha spiegato – nessun bambino nasce delinquente”. Ecco perche’ occorre far capire loro la differenza tra il bene e il male fin da piccoli, quando sono “creature”, “da adulti sono gia’ persi”. E alla Fondazione “li teniamo lontani dalla strada” cosi’ che, una volta cresciuti, “non vadano a ingrossare le fila dell’esercito della camorra”. “Imparano un mestiere – ha concluso – vivono nella legalita'”. Per il decennale della Fondazione, sono stati consegnati dei premi, alla presenza di Cristian Maggio, calciatore del Napoli, anche al ministro dell’Interno, Marco Minniti.


Articolo pubblicato il giorno 28 Novembre 2017 - 21:48
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