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Napoletano uccide ex socio a fucilate per un un credito di 100mila euro

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Dissapori legati ad affari immobiliari: sarebbero questi i motivi che hanno spinto Antonio Esposito, 70 anni, ex impresario edile adesso in pensione, originario di Napoli ma residente a Scarlino in provincia di Grosseto, a sparare ad un ex socio. Poi ha confessato il gesto prima alla moglie e quindi ai carabinieri e per lui e’ scattato l’arresto.
Tutto e’ accaduto stamani, ma solo nel tardo pomeriggio e’ emerso quanto era successo. L’uomo, stamani intorno alle 9,30, ha infatti chiamato nel suo orto, nelle campagne di Scarlino, Alessandro Toffoli, 58 anni, di Follonica, impiegato dell’Enel, con il quale aveva condotto in passato alcuni affari immobiliari e, dopo una breve discussione, gli ha sparato tre colpi di fucile: due al petto e uno alla testa.
L’arma usata e’ un fucile da caccia calibro 12. Dopo aver ucciso l’ex socio, Esposito e’ tornato a casa ed ha raccontato tutto alla moglie: insieme a lei e’ andato dai carabinieri, dove si e’ costituito raccontando quello che aveva fatto. Da quanto ha riferito ai militari, Esposito vantava un debito di oltre 100mila euro, frutto di compravendite di alcuni appartamenti effettuate qualche anno fa insieme a Toffoli.
Gli appartamenti erano stati poi rivenduti e, secondo Esposito, quei soldi Toffoli se li sarebbe intascati. Esposito ha accompagnato i militari prima a casa per consegnare loro il fucile e poi all’orto dove c’era il cadavere di Toffoli. Il pm, Salvatore Ferraro, ha disposto l’arresto di Esposito con l’accusa di omicidio volontario. Il 70enne adesso si trova in camera di sicurezza nella caserma di Follonica in attesa del trasferimento al carcere di Grosseto.

Articolo pubblicato il giorno 12 Novembre 2017 - 21:19

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