C’ è un nuovo pentito che sta facendo tremare il clan Orlando, appena uscito da un week end in cui la cosca dei Carrisi ha vinto la sua prima battaglia giudiziaria con 11 assoluzioni e pene miti per boss e gregari dopo la sentenza di primo grado nel processo con 35 imputati. Si tratta di Teodoro Giannuzzi, 37 anni, pusher che gestiva lo spaccio nei comuni di Marano, Quarto e Calvizzano.
Le sue dichiarazioni sono stateinserite nel fascicolo del processo di primo grado, celebrato con il rito abbreviato, ma di quelle rivelazioni si potrà tener conto soltanto nel processo d’appello, come riporta Il Mattino, o nel caso in cui il pubblico ministero Mariella Di Mauro, titolare dell’inchiesta, richiedesse al gip di adottare una nuova ordinanza di custodia cautelare.
Giannuzzi era stato arrestato per la prima volta nel maggio del 2003 insieme con Giuseppe dell’Annunziata. I due rifornivano di droga tossicodipendenti e ragazzi nelle discoteche del veronese. Nel 2006 fu arrestato a Quarto dai carabinieri del comune flegreo, che gli notificarono un ordine di carcerazione della procura di Modena per traffico di droga. Giannuzzi ha poi scontato una pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione.
L’area geografica in cui ha svolto le sue attività illecite, quella tra Quarto, Marano e Pozzuoli, avrebbe tuttavia consentito al nuovo pentito di avere frequenti contatti con i trafficanti e gli esponenti di punta di molti gruppi criminali, tra cui i Polverino e gli Orlando, che hanno poi dato vita ad un unico sodalizio a partire dall’estate del 2015. Ora anche alla luce delle dichiarazioni di Giannuzzi la Dda si prepara a presentare appello contro la sentenza di primo contro contro boss e gregari del clan Orlando.
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