Ascesa, caduta e pentimento di Luigino Giuliano, detto Lovegino, per la sua fama di playboy e per la sua capacità seduttiva. Una parabola al centro di “Le origini di Gomorra” che Rai Cultura propone domani 3 novembre alle 21.10 su Rai Storia.
Se Cutolo era stato il boss professore, che aveva comandato tutto dalle carceri, Luigi Giuliano si immerge nel cuore del suo quartiere – Forcella – per far sentire alla gente che il boss e’ sempre a disposizione del “popolo”.
Luigi Giuliano canta, scrive canzoni per Gigi D’Alessio, sogna di fare l’attore, si intrattiene con calciatori e modelle e intanto si spartisce i proventi del contrabbando di sigarette e del gioco d’azzardo.Nei vicoli di Forcella, le donne che lo ammiravano sussurravano “I love Luigino”, diventato quindi “Lovegino”. L’uomo misterioso che la serie mette sulle tracce dei boss e’ accompagnato dal giovane giornalista Arnaldo Capezzuto.
E con lui andra’ in giro, in vespa e a piedi, per farsi raccontare la camorra di meta’ degli anni Ottanta e il territorio.
Articolo pubblicato il giorno 2 Novembre 2017 - 22:29