Al Processo d’Appello in corso a Napoli, la Corte d’Assise ha accolto le richieste dei difensori di alcuni imputati, a cui la Procura generale non si e’ opposta, disponendo una nuova perizia che dovra’ accertare se siano effettivamente inquinati i suoli sotto la maxi-discarica Resit ubicata tra le province di Caserta e Napoli, in piena Terra dei fuochi. Con la sentenza di primo grado e le maxicondanne dei presunti responsabili, sembrava chiusa l’inchiesta sullo scempio ambientale provocato dalla camorra casalese, insieme a imprenditori collusi e funzionari pubblici corrotti, nei comuni di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, e Parete, nel casertano, mediante lo smaltimento illegale in grosse discariche come la Resit di rifiuti urbani e tossici, spesso provenienti dal Nord.
Ieri sera, nel quartiere Vomero di Napoli, un’operazione congiunta di Polizia di Stato, Guardia di… Leggi tutto
Serrara Fontana - Nella serata di ieri, le forze dell'ordine hanno posto fine ad una… Leggi tutto
Napoli - Vale più il danno fatto che la cifra rubata. Stanotte un ladro armato… Leggi tutto
Negli ultimi decenni, il settore del gioco d’azzardo ha subito profonde trasformazioni, soprattutto in Europa.… Leggi tutto
Città del Vaticano - Una Piazza San Pietro gremita ha accolto Papa Francesco per la… Leggi tutto
Napoli– Si è presentato in un negozio del quartiere Ponticelli pretendendo denaro dal titolare, ma… Leggi tutto