<strong>Sempre più italiani scelgono di investire i propri risparmi. Non è un auspicio, ma un vero e proprio trend, che, sulla scia di quanto accade da anni soprattutto nel Regno Unito, vede gli italiani preferire le forme di investimento, anche a fronte di piccoli rischi, alle classiche formule di accumulo. La ragione sottesa a questa inversione di tendenza è da ricercare nell’incertezza della situazione economica attuale, che non rende più sicuri le somme di denaro depositate in banca.
Superata quindi una fisiologica fase di scetticismo, chi ha il coraggio di investire deve scegliere il canale più confacente al proprio profilo di investitore tra gli istituti bancari, le Società di Gestione del Risparmio (SGR) e le Società di Intermediazione Mobiliare (SIM), ma anche valutare tutti i vari strumenti finanziari per capire come strutturare il portafoglio. Come evidenziano però gli esperti di Moneyfarm.com, a margine di un’analisi itinerante su come investire in borsa, nessun consulente ha ancora inventato la formula magica che corrisponda pedissequamente agli obiettivi, alle esigenze e alla formazione del cliente che ha però il compito di informarsi nel miglior modo possibile e di “seguire” un altro trend di mercato, che è quello della diversificazione dell’investimento: attraverso le diverse asset class, anche gli investitori meno esperti riescono ad evitare le possibili conseguenze delle evoluzioni di mercato.
I meno esperti devono inoltre evitare di partire a spron battuto, credendo di poter cavalcare le onde del mercato con poca esperienza e senza l’ausilio di consulenti. L’ideale sarebbe cominciare a piccoli passi, conoscendo nel dettaglio tutte le variabili relative all’investimento, compresi i costi e investendo piccole cifre. Questo “dettaglio” supera un luogo comune che lega le azioni e i prodotti finanziari alla mole di fondi di proprietà. Il successo dell’investimento non è infatti dipendente da quanti soldi sono impegnati, ma anche e soprattutto da quanto tempo si dedica allo studio, all’analisi e all’evoluzione del proprio portafoglio.
Un passaggio cruciale è quello dell’acquisto e della vendita di azioni. La volatilità di mercato è talmente elevata che una strategia a lungo periodo è più indicata, purché a monte la scelta di azioni e prodotti finanziari sia oculata e segua i consigli di un guru dell’investimento come Warren Buffet. Al contrario di quanto possa sembrare, in borsa non si “gioca”, ed è importante conoscere in maniera più completa possibile sia il settore di riferimento in cui si decide di operare, sia l’azienda che propone azioni. Un plus potrebbe essere dettato dal vantaggio competitivo, che solo determinate realtà hanno insito nel proprio business: più il gap sarà netto rispetto agli altri attori del mercato di riferimento, maggiore sarà la probabilità di ottenere profitti interessanti.
Queste informazioni, che risulteranno essere di fondamentale importanza per il cliente per non trovarsi ad investire senza una base culturali, sono facilmente ricavabili sia sul web che sui media “classici”, ma è importante anche l’opinione e la valutazione di un consulente finanziario. L’investimento, però, non termina nel momento dell’acquisto: ogni portafoglio va seguito, è importante analizzare costantemente prospettive, costi e opportunità del mercato.
Articolo pubblicato il giorno 16 Novembre 2017 - 07:27