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Imbrattato il murales di Inward a Piano di Sorrento: il quarto

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E’ accaduto di recente, un mese fa circa, alle stazioni della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, San Giovanni a Tedduccio e in quella di Napoli piazza Garibaldi; รจ accaduto di nuovo alla stazione di Piano di Sorrento, dove un’opera di arte muraria รจ stata totalmente ricoperta da una pennellata “grassa” di pittura grigia.
L’opera del pugliese Daniele Nitti – in arte Hope -, realizzata da Inward a costo zero per abbellire la stazione, ritraeva un tema marino ed era stata inaugurata lo scorso maggio.
Quattro casi simili in un lasso di tempo minimo, quattro casi di sfregio che probabilmente comunicano piรน di quanto un atto vandalico fine a se stesso voglia dire.
San Giorgio a Cremano, San Giovanni a Tedduccio, Napoli e Piano di Sorrento erano state “toccate” dall’arte di giovani talenti di fama internazionale che, entusiasti di operare a Napoli e in Campania, hanno interpretato con il loro stile storie di attualitร  e tradizioni territoriali.
Rosk & Loste, Daniele Nitti, Gli Orticanoodles e Zeus40 WB – VMD hanno dato forma e contenuto, significato e colore, sia ai tantissimi viaggiatori occasionali che a quanti vivono una vita da pendolare.
Si legge sulla pagina Facebook di Inward Osservatorio sulla Creativitร  urbana: “Ci rattrista moltissimo se la creativitร  che da anni proviamo a portare nella cittร  di Napoli e nel resto d’Italia ha la sventura di incrociare lo squallore di gesti insensati e dell’accanimento vandalico, ma siamo felici di riscontrare che anche tutte queste opere sono entrate nel cuore di moltissimi napoletani e non solo, che le hanno subito amate e che ne richiedono giร  di nuove”.
Infatti, la street art non si ferma: Daniele Nitti ha di recente realizzato la sua sesta e piรน grande opera muraria tra l’Italia e l’Europa.
A cura di Inward e con il supporto del MiBACT e di Siae,ย nellโ€™ambito dellโ€™iniziativa “Sillumina โ€“ Copia privata per i giovani, per la cultura”, Hope ha “messo mano” a Ponticelli, al Parco dei Murales, traducendo in street art i valori della solidarietร .

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S’intitola “Je sto vicino a te” il suo piรน grande murales e comunica, anche attraverso la forza espressiva della Lingua napoletana, uno dei valori piรน grandi dell’umanitร : lo stare bene insieme, la collaborazione, la condivisione. Il tema emerge dalle numerose attivitร  laboratoriali sviluppate nei mesi scorsi e che hanno visto la partecipazione di mamme, adolescenti e bambini che vivono a Ponticelli.ย Il titolo in napoletano, come quelli delle altre opere del Parco dei Murales, รจ perรฒ anche un evidente omaggio a Pino Daniele perchรฉย esprimere lโ€™importanza di contare sull’altro, l’importanza di fidarsi, di esserci: “Je sto vicino a te/Pe’ nun pigliร  cadute/Je sto sempe cu te/’Ncoppa ‘a sagliuta”.
Daniele Nitti su uno sfondo stellato ha rappresentatoย un piccolo villaggio, metafora di una periferia ideale dove, tra case e viuzze, sono stati disegnati bambini, ragazzi e adulti nelle consuete attivitร  di vita quotidiana. Tutti sembrano felici di collaborare, rinforzando cosรฌ il significato di solidarietร  come anello di congiunzione tra i membri di unโ€™intera comunitร . Le case, come palafitte, sembrano insistere su una grande distesa dโ€™acqua, collegate tra loro da tanti piccoli ponti, gli stessi che un tempo solcavano le acque del Sebeto che bagnavano il territorio orientale di Napoli, prima che nel XX secolo venissero definitivamente cancellate dallo sviluppo industriale e dai quali deriva lโ€™attuale nome del quartiere Ponticelli.
L’arte di Hope pare muoversi agilmente in una sorta di spazio surreale senza tempo dove invece, poi, le costellazioni rappresentano una traccia concreta da seguire per la ricerca dell’essenza dell’essere nella sua autenticitร .
Klimt verso la fine dell’800 diceva “tu non potrai costruire i muri sui quali io non potrรฒ dipingere i miei affreschi”, Inward nel 2017 scrive:ย “l‘arte pubblica รจ esposta, piรน di tutte le forme espressive, al consenso ovvero al dissenso di un’intera popolazione; e questo renderร , per sempre, l’arte pubblica la piรน libera espressione artistica che esista”.


Articolo pubblicato il giorno 10 Novembre 2017 - 09:43
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