Dopo accurati accertamenti documentali e successivi controlli tecnici su veicoli in esportazione per l’Africa, personale dell’Area Verifiche e Controlli – Antifrode
dell’Ufficio delle Dogane di Salerno e della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Salerno, nella giornata di ieri, hanno concluso
una brillante operazione con il ritrovamento di due autovetture in procinto di essere imbarcate per l’Africa. L’attività ha consentito il sequestro di due autovetture di recentissima costruzione, prive di targa, contraffatte nel numero del telaio.
Tale servizio di vigilanza, costantemente effettuato dal personale dell’Antifrode dell’Agenzia delle Dogane del Porto di Salerno, nasceva dalla necessità di arginare e contrastare il riciclaggio di veicoli rubati e contraffatti mediante imbarco nei Porti Italiani su motonavi dirette verso i paesi Africani, maggiormente quelli del Magreb, e quelli Balcanici. Quel personale, per la specificità della materia di riciclaggio di veicoli, si avvale dell’esperienza del personale della Polizia Stradale di Salerno. La collaborazione tra i due Uffici ha già dato soddisfacenti risultati, infatti, il mese scorso in due separati interventi sono stati sequestrati due veicoli industriali sempre in procinto di imbarcarsi per l’Egitto.
L’operazione conclusa nel pomeriggio di ieri ha consentito di sequestrare una nuovissima Toyota Rav 4 di colore grigio metallizzato, priva di targa, contraffatta nel numero di telaio che risultava corrispondere ad altro veicolo regolarmente circolante e una Ford Kuga di colore grigio metallizzato, anch’essa priva di targhe, presentante il numero del telaio contraffatto ed appartenente ad altro veicolo. Tutte e due le autovetture presentavano documentazioni riconducibili a cittadini del Centro Africa. Sono in corso ulteriori e più approfondite indagini tese all’identificazione delle autovetture e dei responsabili del riciclaggio delle stesse. Il sequestro delle autovetture e dei veicoli industriali ha dato un duro colpo all’organizzazione criminale privandola dell’ingiusto profitto ottenuto dalla loro vendita, valore stimato intorno ad Euro 250.000,00.
Articolo pubblicato il giorno 24 Novembre 2017 - 12:05