E’ partita due anni fa, dalla denuncia di una madre disperata per la dipendenza del figlio, la maxi operazione antidroga dei ‘Due Mari’ condotta dai carabinieri di Ascoli Piceno e Fermo, chiamati a eseguire su ordine del Gip fermano 12 ordinanze di custodia cautelare a carico di quattro italiani e otto nordafricani.
Arresti e perquisizioni hanno interessato tre regioni: la Campania e l’Emilia Romagna, dove gli spacciatori si rifornivano di droga, e le Marche, mercato di destinazione finale della cocaina e dell’eroina, che gli indagati trasportavano in treno, auto e anche a bordo di pullman di linea. Due dei 12 spacciatori sono risultati irreperibili e due sono ancora ricercati, ma l’indagine, coordinata dal procuratore Domenico Seccia, coinvolge altre 12 sospettati, la cui posizione e’ ancora al vaglio degli inquirenti. Acquistata a Napoli, Caserta, Bologna, la droga veniva nascosta in ovuli ingoiati dai trafficanti per eludere le perquisizioni.
I militari – un centinaio quelli impegnati nel blitz di oggi, condotto con l’ausilio di due unita’ cinofile dei carabinieri di Pesaro e un elicottero dell’Arma di Pescara – hanno sequestrato complessivamente 500 grammi di stupefacente. Determinante, ha sottolineato il pm Seccia in una conferenza stampa tenuta a Fermo, ”il ruolo delle intercettazioni telefoniche e ambientali”.
Porto San Giorgio, Fermo, Sant’Elpidio a Mare e Civitanova Marche le citta’ dove la droga veniva smerciata. In tutto sono 24 gli indagati, coinvolti a vario titolo nel traffico.
Articolo pubblicato il giorno 9 Novembre 2017 - 15:25