La diastasi retti addominali è un fenomeno che si verifica normalmente in gravidanza, capita infatti ai due terzi delle donne in dolce attesa ed è un disturbo che solitamente si risolve durante i primi quattro mesi dal momento del parto. Quando questa risoluzione non avviene, ed accade ad un terzo delle donne nel post-parto, diventa un problema. Questa patologia può presentarsi anche in casi di grave obesità.
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I retti addominali sono due fasce muscolari gemelle dell’addome: il retto sinistro e quello destro sono separati tra loro dalla linea alba, un sottile lembo di tessuto connettivo privo di nervi e vasi sanguigni che si estende verticalmente dallo sterno all’anca.
In gravidanza si ha l’allontanamento fisiologico di queste fasce muscolari e la diastasi retti addominali si presenta quando avviene un cedimento della aponeurosi tendinea che li unisce e la distanza tra questi supera i due centimetri.La diastasi comporta una protezione minore dei visceri e quindi rischi maggiori di subire eventuali traumi e di sviluppare ernie addominali.
Il sintomo principale di una diastasi addominale è l’inestetismo ne che consegue, ovvero una sporgenza addominale, un gonfiore localizzato al di sopra o al di sotto dell’ombelico.
Questo inestetismo è dovuto agli organi interni che, senza le fasce muscolari a tenerli in sede, premono verso l’esterno dando alla pancia un aspetto prominente.
Altro indizio tipico della presenza di diastasi è la formazione di una cresta che si forma in sulla linea d’alba.
La diastasi può rimanere un semplice problema estetico ma può anche comportare problemi più gravi, compromettendo le normali funzioni meccaniche del bacino che potrebbe essere esposto a sovraccarichi.
Alcuni dei sintomi che la diastasi retti addominali possono essere:
Per valutare una diastasi è necessaria una visita medica che confermi la separazione dei due retti. In alcuni casi sarà necessario procedere con un’ecografia o una tac addominale per confermarne l’entità.
Esistono però alcuni metodi per fare un autovalutazione in caso si sospetti di soffrire di questa patologia.
Si tratta di misurare quante dita di separazione ci sono tra il retto destro e quello sinistro e per farlo è necessario stendersi supine (questo test non va mai fatto in verticale) con le gambe leggermente piegate, cominciando a fare delle piccole contrazioni per individuare i retti. Quando l’addome è rilassato si inseriscono le dita nella fessura che si viene a creare.
In caso almeno due dita sprofondino nella cavità può trattarsi di diastasi ed è pertanto necessario consultare un medico.
Nel post-parto, spesso non è necessario alcun trattamento poiché le fasce addominali tornano naturalmente nella loro sede entro i dodici mesi.
In casi invece in cui questo non accada, possono aiutare esercizi specifici con l’aiuto di un terapista che aiuterà la paziente, tramite un tramite un programma di riabilitazione, a recuperare le funzioni iniziali dell’addome.
E’ possibile anche utilizzare fasce elastiche da applicare sulla fascia addominale per contenere l’allontamento dei due retti. Non è un intervento risolutivo ma permette almeno di evitarne in peggioramento.
Quanto la diastasi è troppo estesa è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico, l’addominoplastica, attraverso la quale i due retti allontanati vengono riavvicinati e suturati.
Una tecnica all’avanguardia, della quale si avvale l’International Hernia Care dove l’equipe del Dott. Antonio Darecchio insieme alla sua equipe si occupa questo tipo di patologie, è sicuramente la chirurgia robotica.
Questo tipo di chirurgia mini-invasiva permette al chirurgo di suturare in modo stabile i retti, utilizzando una camera tridimensionale e strumenti precisissimi. Per maggiori dettagli visita internationalherniacare.
A differenza della chirurgia tradizionale, o a cielo aperto, questo tipo di intervento permette di curare la diastasi retti addominali in maniera poco invasiva, ricostruendo la parete addominale senza modificarla e lasciando solo piccole cicatrici dato che le incisioni del chirurgo saranno di appena un centimetro.
Al momento, purtroppo, non esistono particolari accorgimenti che possano prevenire in modo assolutamente certo questa patologia.
Alcuni studi hanno dimostrato però che la tonificazione dei muscoli addominali tramite esercizi specifici può diminuire la possibilità di subire traumi.
Alle donne in gravidanza vengono dunque consigliati alcuni semplici accorgimenti per prevenire questa patologia:
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