Appalti truccati al Cardarelli per favorire l’imprenditore Romeo, il Codacons chiede di “verificare se i presunti fenomeni corruttivi che hanno portato agli arresti domiciliari per il direttore generale Ciro Verdoliva, abbiano avuto effetti sui servizi resi ai malati dall’ospedale Cardarelli di Napoli”. L’associazione annuncia la costituzione come parte offesa in rappresentanza della collettività nell’inchiesta condotta dalla magistratura napoletana. “Più volte negli ultimi anni l’ospedale Cardarelli è finito nell’occhio del ciclone per gravi episodi di malasanità – spiega il presidente Carlo Rienzi – Un nosocomio dove di continuo i pazienti denunciavano criticità e problemi, e che portò il Codacons a presentare lo scorso anno una denuncia in Procura per le condizioni di degenza intollerabili, con i pazienti stipati come in un carro bestiame nei corridoi dell’ospedale. Vogliamo sapere se i casi di corruzione contestati dalla magistratura abbiano avuto in qualche modo ripercussioni per i cittadini, attraverso una riduzione quantitativa o qualitativa dei servizi resi all’utenza”. In tal senso il Codacons si costituirà parte offesa nell’inchiesta, in rappresentanza della collettività, e se saranno accertati illeciti chiederà un equo risarcimento danni per conto degli utenti napoletani della sanità pubblica.
Reazioni dopo gli arresti di stamane anche dal mondo politico. Il deputato di Mdp Arturo Scotto ha diffuso una nota nella quale ribadisce l’inadeguatezza della gestione del Dg Ciro Verdoliva: “Pare emergano scenari inquietanti sulla gestione della sanità in Campania e in particolare dei suoi ospedali più rappresentativi, il Cardarelli e l’ospedale del Mare la cui fruizione da parte dei cittadini è ancora impedita. Al di là dell’inchiesta, che mi auguro faccia celermente il suo corso, avevamo già denunciato l’inadeguata gestione di Verdoliva del Cardarelli e più in generale della Regione della sanità in Campania, che è ancora un pezzo consistente di malaffare e malapolitica, con servizi pessimi non in grado di offrire ai cittadini cure e assistenza di livello nazionale”.
“La notizia degli arresti domiciliari per Ciro Verdoliva, manager dell’ospedale Cardarelli e commissario dell’ospedale del Mare di Napoli, disposti dalla DDA partenopea per corruzione e abuso sugli appalti, non ci coglie di sorpresa. Proprio la settimana scorsa abbiamo depositato una risoluzione in commissione Affari Sociali che denunciava chiaramente i conflitti d’interesse e l’incompatibilità proprio di Verdoliva. Nella nostra risoluzione chiedevamo l’intervento del Ministero della Sanità e dell’Anac proprio per evidenti conflitti d’interesse che sorgevano nella duplice veste di manager e commissario, soprattutto nella gestione del personale e degli appalti”. Così i deputati del MoVimento 5 Stelle Luigi Gallo e Dalila Nesci.
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