Si è sottoposto ad intervento chirurgico all’ospedale di Sant’Agata dei Goti ed ha contratto l’epatite C. Così l’uomo ha sporto denuncia e il magistrato ha condannato l’ASL di Benevento, gestore del nosocomio, al pagamento di una somma di 42mila euro come risarcimento danni. Una vicenda che, però, non è destinata a concludersi. Infatti il difensore del paziente già preannuncia un appello per conseguire una maggiore quantificazione del danno. Il paziente è un 53enne residente a Limatola. Era rimasto in ospedale per un banale intervento chirurgico nel 2010. Superato l’intervento dopo mesi si è ritrovato un’ epatite C. Nella denuncia presentata veniva sottolineato come il paziente, al momento del ricovero, non era affetto da epatite e nel periodo successivo all’operazione non si era esposto ad altre fonti di contagio come, emodialisi, trasfusioni di sangue, tatuaggi e cure dentarie. Così l’Azienda Sanitaria è stata condannata, riconoscendo all’uomo un risarcimento che supera i 40mila euro. Il legale che difende l’uomo ha sottolineato come quella patologia abbia procurato un dramma sulla vita del paziente che, dopo essere stato contagiato, ha cambiato modo di vivere ed è affetto da depressione.
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