Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha consegnato oggi al Foro Italico la terza borsa di studio istituita dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e intitolata alla memoria di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli rimasto vittima degli incidenti avvenuti prima della finale di Coppa Italia, Fiorentina-Napoli, del 3 maggio 2014. Il premio, destinato ogni anno a un giovane che “si è particolarmente distinto per comportamenti e/o azioni ispirate ai valori autentici dello sport”, è stato vinto quest’anno da Giacomo Ronconi, classe 2003, giocatore dell’ASD Fano Rugby. “Durante la sfida contro la Valmetauro Titans Urbino, superati tutti gli avversari, ormai indisturbato verso la meta, ha preferito attendere e regalare la gioia al compagno più piccolo, che fino a quel giorno non era mai riuscito a segnare”, questa la motivazione.
L’assegnazione è stata deliberata dall’ultima Giunta del Coni su indicazione della Commissione, composta – oltre dai vertici del Coni – anche dalla mamma di Ciro Esposito, Antonella Leardi, e dal papà, Giovanni Esposito, entrambi presenti alla cerimonia di consegna. All’evento hanno partecipato anche il Dirigente Responsabile dell’ASD Fano Rugby, Giorgio Brunacci, la mamma di Giacomo Ronconi, la signora Elisabetta, e il fratello di Ciro Esposito, Pasquale. Il presidente Malagò ha sottolineato l’importanza del premio: “Sono particolarmente felice che si rinnovi questa tradizione, che va al di là della mia persona. Si tratta di un’iniziativa importante perché da quella vicenda triste e dolorosa dobbiamo saputo cogliere l’aspetto più bello per ricordare Ciro. Lo sport è fatto di queste storie speciali che devono essere celebrate per promuovere i valori che ci caratterizzano: devono essere il punto di riferimento irrinunciabile per chi fa parte del nostro mondo”.
La mamma di Ciro Esposito, Antonella Leardi, ha colto l’occasione per ringraziare il Coni e complimentarsi con il giovane vincitore. “Giacomo è un ragazzo espressione di generosità, forza e determinazione. Sono felice abbia vinto questo premio perché incarna i requisiti che vogliamo esaltare con la borsa di studio. Da una cosa tanto brutta, come quella che ha visto coinvolto Ciro, è uscito qualcosa di speciale. Ed è quello che ci inorgoglisce”. Il giovane Giacomo, che succede nell’albo d’oro del Premio a Stefano Cedrini (scherma) e Francesco Pipoli (calcio), ha commentato con emozione: “Pensavo fosse giusto e normale fare quel gesto, ma ringrazio chi mi ha indicato come vincitore di questa Borsa di studio per il significato che riveste”.
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