Castellammare di Stabia. Dovranno comparire in aula tutte le 65 vittime della truffa online delle case vacanza. Una vicenda che risale intorno al periodo di tempo che va dal 2010 al 2015. Oltre 60 le truffe fatte dal gruppo che farebbe capo a Scelzo e Guerriero.
Dei veri e propri annunci web che permettevano di prenotare case vacanza in mete ricercate a prezzi concorrenziali con foto delle abitazioni vere, indirizzi giusti e i dettagli su dove effettuare il bonifico dell’ acconto. I vacanzieri, arrivati nel giorno prestabilito trovano le case ma al loro interno c’erano i veri occupanti o proprietari, ignari di tutto. Dei truffatori nessuna traccia.
Nella rete delle truffe sono finite vittime da tutta Italia ma anche da parti del mondo. Gli inquirenti sono riusciti a risalire a otto persone, tutte della città delle acque. Associazione per delinquere finalizzata a una serie di truffe è l’accusa con la quale sono finiti a processo il presunto capo del gruppo Carlo Scelzo, 35 anni, del rione Moscarella, Carmine Guerriero, 29 anni, che proprio la scorsa settimana ha patteggiato una condanna a cinque anni di reclusione per la vicenda delle banconote contraffatte vendute sul web.
Lo scorso luglio, il gup Maria Concetta Criscuolo ha rinviato a giudizio Scelzo e Guerriero (assistiti tra gli altri dagli avvocati Olga Coda e Carmine Iovino) insieme a Sebastiano Sorrentino (54 anni), Maria Dura (73), Concetta Conti (30), Anna Steano (52), Carmela Cavallaro (55) e Asja Rebeca De Filippis (35, di Avellino), fissando la prima udienza per ieri.
I giudici hanno disposto il rinvio con urgente convocazione delle 65 parti offese. Se risponderanno, saranno tutte chiamate a testimoniare a processo e potranno anche costituirsi parti civili. In caso di non risposta potranno anche non essere mai risarcite.
Articolo pubblicato il giorno 3 Novembre 2017 - 20:08