“L’esperienza che ho maturato in questi quattro anni mi porta sicuramente a dire che Massimo sara’ chiamato a un impegno gravoso. E, volendo stare agli avvenimenti delle ultime settimane, credo che il primo di questi impegni sara’ quello ricostruire un clima di fiducia reciproca e di collaborazione, di superamento delle logiche di parte, di enfatizzazione del partito come luogo politico e non solo. Da far prevalere sui posizionamenti individuali”. Lo spiega alla Dire Venanzio Carpentieri, il segretario uscente del partito metropolitano di NAPOLI, commentando la vittoria al congresso provinciale del medico napoletano Massimo Costa che giovedi’ alle 17,30, nel corso dell’assemblea metropolitana del Partito democratica all’hotel Ramada, sara’ proclamato segretario del Pd di NAPOLI. Una vittoria, quella di Costa al congresso, sui cui pende l’incognita del ricorso presentato dal comitato che sosteneva il candidato degli ex Ds, Nicola Oddati, su presunti vizi e irregolarita’ del congresso. “Se sono deluso dal ricorso? In generale si’ – risponde Carpentieri -. Quando la politica non riesce a risolvere da sola i propri problemi, ci si trova di fronte a una condizione in cui e’ la politica stessa ad uscire ridimensionata. Sono dell’idea – continua – che non siano state esplorate fino in fondo tutte le possibilita’ di risolvere nell’alveo dell’organizzazione del partito le questioni poste. Da questo punto di vista, non posso giudicare positivamente il ricorso allo strumento giudiziario. Ma mi auguro ci sia la possibilita’ di fermare questo treno in corsa e, a partita conclusa, verificare la possibilita’ che ci siano elementi su cui recuperare rapporti, in qualche caso logorati sul piano umano”.
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