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Camorra, il pentito: ”I Nappello volevano prendersi Miano e dintorni, ecco chi sono i killer”

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“Dico anche che conosco bene sia Mango Luigi, cognato di Valerio Nappello che chiamiamo Luigi O’ Moicano sia e Gianluca Annunziata come anche Alessio Peluso detto o’niro che fanno parte del gruppo di fuoco di Nappello. Mi risulta per averlo appreso sempre da mio fratello Gianluca Annunziata e Luigi Mango hanno fatto l’omicidio di omissis. Sono comunque componenti del gruppo di fuoco del clan. mi viene chiesto se sappia qualcosa di Liberti Raffaele, fratello di Carmine e dico che conosco entrambi in particolare Carmine che chiamavamo o’ Scarparo, era fidanzato con Valentina Lo Russo e stava nel biliardo, era un bravo ragazzo, non so nulla rispetto all’omicidio
nè di lui nè del fratello che pure conosco”.
Sono le dichiarazioni del neo pentito del clan Lo Russo, Antonio De Simini, che insieme con l’altro collaboratore Ciro Ferrara ha fornito agli inquirenti i nuovi elementi rispetto a quello che era accaduto nella cosca dei “capitoni” dopo i pentimenti a catena dei boss. E’ un fiume in piena De Simini nel suo primo interrogatorio datato 15 giugno 2017 e contenuto nelle circa mille pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Francesca ferri e che l’altro giorno ha portato in carcere 40 affiliati alla cosca.”…mi viene chiesto se consoca o’Pazz,-ribadisce De Simini- e dico che c’è piu’ di una persona con questo soprannome. Mi viene chiesto se conosca Luca Gervasio  e dico che lo conosco e nulla mi risulta rispetto a questi omicidi, si occupa di droga.
Conoscevo bene Scognamiglio e Paolillo, in particolare sono stato fidanzato con Maria che è la sorella della moglie di Paolillo, Manuela … Nel succesisvo mese di settembre, dopo essere stato a fare i bagni a Baia Verde, Luciano mi portò l’imbasciata di Tonino e mi chiese di andare a tenergli compagnia a Foggia, posto dove si era trasferito. Andai quindi da Tonino a settembre accompagnato da Luciano Pompeo e Bonavolta Vincenzo e mi sono trattenuto con Tonino fino a dicembre, sono poi tornato per le feste di Natale a Miano per stare con mia moglie e a gennaio mi hanno arrestato, occasione durante la quale stavo portando in motorino 6.850 euro a Valerio Nappello e Luciano Pompeo nella casarella di Miano, erano soldi provento di una vendita di un pacco di erba che avevamo fatto …omissis… Dopo che sono stato arrestato il mio posto a fare compagnia a Tonino è stato preso da Claudio Esposito persona che ho conosciuto a Secondigliano e con lui ho parlato di Tonino.
Ovviamente durante la mia permanenza accanto a Tonino ho avuto modo di parlare con lui di tante cose ed ho visto le varie persone che venivano a trovarlo tra cui Gino, quello della Polonia, Patanella, una persona della Sanità che sono in grado di riconoscere e la cui figlia si è sposata ad uno della sanità, forse Giovanni, oltre ovviamente a Luciano e Bonavolta ed in una occasione anche Salvatore Silvestri, Alessandro Esposito e Gennaro Palumbo… con Tonino abbiamo parlato anche dell’omicidio di Scognamiglio e Polillo ma io già sapevo tutto come vi ho appena detto…omissis…Pollicino invece si è salvato perchè si è allontanato e adesso è stato arrestato, Pollicino è il figlio di Nase e Cane che è stato ucciso tanti anni  fa nel Rione Janfolla.
Piu’ furbo è stato Salvatore Pescetiello che si è salvato perchè è tornato a Miano con noi ed infatti è lui che attualmente passa la mesata a mia moglie ed anche agli altri affiliati detenuti tra cui Brillante Francesco che com eme non ha molti soldi. Pescetiello infatti gestisce attualmente la piazza di cocaina di Via Vittorio Emanuele III vicino casa mia. Avete arrestato quasi tutti lui invece è ancora libero e con lui lavora anche mio fratello Riccardo. Preciso che soci di questa piazza sonoanche Valerio Nappello e Luciano Pompeo . Non conosco Pietro Pedone anzi mi viene rappresentato che si tratta della persona che gestiva l’agenzia di scommesse dove è stato ucciso Scognamiglio e dico che lo conosco bene. L’ho conosciuto tramite Tonino ed andavo sempre al suo magazzinio di abbigliamento a prendermi la merce e lui me la dava scontata e a pagherò. A.d.r è venuto a Foggia a trovare Tonino quando io stavo con lui e si lamentava del fatto che tutti si prendevano la merce da lui senza pagare, io lo conoscevo già, lo avevo conosciuto a Miano in precedenza… OMISSIS… Aniello Di Napoli è il cugino di mio suocero, è stato ucciso di recente come anche il figlio. Carmine Di Napoli, fratello di Aniello, invece gestisce la piazza di Eroina nel Rione San Gaetano”.
Il collaboratore, dunque, ripercorre, confermando gli esiti giudiziari, il ruolo rivestito nel clan ed in particolare i rapporti avuti con Tonino Lo Russo ed i suoi fedelissimi al punto da aver affiancato il capo clan durante il periodo della sua latitanza a Foggia. Ricorda i periodi di detenzione, la fase della propria latitanza e il suo percorso criminale, impegnato nel settore degli stupefacenti ma anche delle estorsioni. Uomo armato del clan, frequentava la casarella presa in affitto da Valerio Nappello nel parco di Miano. Conosce Salvatore Scognamiglio, Stravato Raffaele e Francesco Sabatino, tutti uccisi.Conosce particolari del duplice omicidio Scognamiglio-Paolillo avendo partecipato alla fase organizzativa dello stesso ed essendosi offerto di eseguirlo. Chiarisce i rapporti con affiliati di rilievo e con Totore ‘o pescetiello (Salvatore Cangiano); oltre che con altri
indagati individuati fotograficamente in un successivo verbale. Dimostra, quindi, di conoscere gli affiliati dediti alle attività relative agli stupefacenti e quelli armati.

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2. continua

@riproduzione riservata

(nella foto da sinistra Valerio Nappello, Luigi Mango, ‘o moicano, Alessio Peluso ‘ o niro e Gianluca Annunziata)


Articolo pubblicato il giorno 22 Novembre 2017 - 21:04

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