Giacomo fu ucciso per ordine di mio cugino Luigi Pesce detto ’o milanese, poi diventato collaboratore di giustizia, in quanto si diceva che faceva le estorsioni per conto del clan Lago a Pianura. L’omicidio fu commesso materialmente da Luigi Pesce, Diego Basso ’o cacaglio”, Carmine Pesce e Vitale Perfetto”.
Sono le confessioni di Giovanni Romano detto ‘o maccarone, figlio di Giuseppe Marfella ’o percuoco, anziano leader ed ex reggente del clan Marfella-Pesce, in merito all’omicidio di Giacomo De Fenza. Ieri la squadra mobile di Napoli grazie alle sue confessioni ma anche degli altri pentiti come il boss Pasquale Pesce ‘e bianchina e Diego Basso, suicida in carcere lo scorso anno, ha arrestato due dei presunti assassini: Vitale Perfetto, 38 anni, attuale reggente della cosca e un altro anziano ras ovvero Carmine Pema, 66enne.
Ecco il racconto di Romano nel dettaglio: “Ricordo che io, insieme alle persone che ho indicato, ci trovammo nei pressi dell’abitazione di Luigi Pesce e Diego Basso sotto i porticati in via Cannavino. A un tratto Diego Basso vide passare un’Alfa 33 rossa e disse testualmente ‘eccolo là, è lui’. A quel punto Luigi Pesce prese uno scooter e fece salire dietro di lui Diego Basso mentre Vitale Perfetto e Carmine Pesce indossarono caschi integrali e salirono in sella a un altro motorino guidato da Carmine Perna. Io non andai con loro e rimasi in via Cannavino.
Ricordo che dopo 10-15 minuti tornarono e io li aiutai a nascondere gli scooter e i caschi. Ricordo pure che Vitale Perfetto disse testualmente: non ha capito niente ha preso tutte le 4 botte”.
(nella foto da sinistra i due pentiti, il boss Pasquale Pesce e’e bianchina e Giovanni Romano ‘o maccarone e Vitale Perfetto uno dei killer arrestato ieri)
Articolo pubblicato il giorno 17 Novembre 2017 - 18:31 / di Cronache della Campania