Il clan ha sempre dimostrato “grande interesse alla realta’ politica giuglianese e una indubbia capacita’ con la famiglia Liccardo di infiltrarsi”. Molti collaboratori di giustizia hanno raccontato che la cosca camorrista ha sempre avuto il controllo dei Comune affinche’ assumesse iniziative a tutela degli interessi dell’organizzazione camorristica.
In particolare, Salvatore Izzo e Giuliano Pirozzi, due ‘gole profonde’ hanno delineato con precisione il ruolo di Antimo Liccardo e le intercettazioni telefoniche a cavallo delle tornate elettorali per l’individuazione dei candidati che si sarebbero dovuti presentare come sindaco. Dall’ordinanza che ha colpito il clan Mallardo, emergono telefonate avvenute durante le elezioni primarie del Pd che si sono svolte nel marzo del 2015, al termine delle quali e’ stato designato quale candidato Antonio Poziello.
In quel periodo ci sono state telefonate tra i cugini Paolo Liccardo, in carcere, e il suo omonimo, consigliere comunale e indagato a piede libero, e l’onorevole del Pd Giovanna Palma – estranea all’indagine -, a sua volta cugina dei Liccardo. “La stessa Palma e poi il consigliere Paolo Liccardo, rivelano apertamente la contiguita’ di Antimo Liccardo con gli ambienti della criminalita’ organizzata”, scrive il gip nella misura cautelare.
La parlamentare, sostiene il gip, si e’ rivolta ai cugini “per reperire voti in favore di Nicola Pirozzi, altro candidato al ruolo di primo cittadino”. La prima conversazione e’ del 26 marzo del 2015 alle ore 15,27 ed e’ tra Paolo e l’onorevole e verte principalmente su argomenti elettorali e sui pessimi rapporti tra lo stesso Paolo e il suo cugino omonimo, descritto come un poco di buono.Più precisamente Paolo Liccardo racconta di quando collaboravano insieme alla gestione amministrativa di un cospicuo numero di condomini della zona, che si erano aggiudicati sfruttando delle “amicizie”.”Invece lui si andò a prendere i condomini dei costruttori, e noi avevamo presi parecchi condomini di costruttori sfruttando le amicizie, capito”.
Si ritiene probabile, sostiene il gip, che con il termine “amicizie” intenda far riferimento al legame con Antimo Liccardo. Il riferimento è poi più che diretto nella parte del colloquio in cui Palma, volendo prendere le distanze da Antimo c dagli ambienti criminali a lui riconducibili, osserva che Liccardo, cl.1972, sfrutta molto il dello zio a proprio vantaggio c rappresenta di averli gàià fatto notare questo brutto comportamento che va a discapito della sua immagine. “Per i condomini e perché lui si spende molto là. Il nome, si spende molto il nome di vostro zio e glie- l’ho detto pure. Badate bene di questa co sa che fai solo brutte figure”
(nella foto da sinistra Paolo Liccardo, l’onorevole Giovanna Palma e Nicola Pirozzi)
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