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Calcio&Camorra: il calciatore Izzo a processo con la Vanella-Grassi

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E’ stata fissata per il 2 febbraio 2018, dinanzi ai giudici del collegio A della nona sezione del tribunale di Napoli, la data di inizio del processo a carico del calciatore del Genoa, e nel giro della nazionale, Armando Izzo, originario di Scampia. E’ accusato di concorso esterno  in associazione camorristica e frode sportiva insieme ad alcuni esponenti del clan della Vanella-Grassi di Secondigliano.
Accuse che il calciatore,  tornato in campo di recente dopo sei mesi di squalifica da parte del Tribunale Federale, assistito dall’avvocato Salvatore Nugnes, ha sempre respinto.
Con Izzo ci saranno a processo il boss Umberto Accurso e Salvatore Russo detto Geremia, ex baby killer del gruppo della Vanella. Sono accusati di aver combinato due partite dell’Avellino (squadra in cui militava Izzo) nel campionato di serie B nella stagione 2013-2014 consentendo al clan di scommettere a incasso sicuro.
Contro Izzo e gli altri oltre alle indagini e una serie di intercettazioni ci sono anche le accuse dell’ex calciatore Luca Pini che ha confessato accordi e risultati pilotati in un interrogatorio con il pm, parlando di spartizioni di soldi tra calciatori, ma negando di sapere che Accurso fosse un boss.
Lo stesso Pini e l’ex capitano dell’Avellino, Francesco Millesi hanno scelto di essere processati con rito abbreviato. Il pm ha chiesto la condanna, rispettivamente a tre anni e mezzo e a cinque anni di carcere, con sentenza prevista a metà dicembre. Quattro mesi di reclusione, per il reato di frode sportiva, è invece la pena proposta per Antonio Accurso, oggi pentito, fratello di Umberto ed ex gestore della cassa del clan della Vanella-Grassi.
Sono state le sue confessioni a svelare il sistema con cui il clan puntava ai soldi del calcioscommesse. Lo stesso Accurso tra l’altro gestiva un importante centro scommesse nella zona. Izzo è nipote di Salvatore Petriccione, detto ‘ o marenar uno dei fondatori del clan della Vanella. “Da ragazzo voleva diventare un affiliato – hanno raccontato i pentiti – e lo zio glielo vietò perché avendo un talento come giocatore di calcio doveva seguire questa vocazione”. Izzo due settimane fa subito dopo il suo rientro in campo fu protagonista della gara che il Napoli ha vinto al Ferraris contro il Genoa. Il calciatore di Scampia segnò il gol del momentaneo 1-1 per i suoi e per questo ricevete una serie di insulti sulla sua pagina facebook.

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Articolo pubblicato il giorno 4 Novembre 2017 - 11:11
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