La polizia penitenziaria di Torino ha soccorso una bimba di due anni colta da convulsioni mentre era in carcere assieme alla madre, nomade ristretta alla sezione femminile Icam. La piccola è stata portata in ospedale, dove è ricoverata per accertamenti. A raccontare l’episodio è il segretario generale dell’Osapp – Organizzazione sindacale autonoma polizia, Leo Beneduci.
“Prezioso è stato il tempestivo intervento delle poliziotte e dei poliziotti in servizio che si sono adoperati per salvare la bambina ai quali, riteniamo debba essere concesso un riconoscimento”. Beneduci attacca: “L’amministrazione ha voluto aprire e quindi rendere funzionante a tutti i costi, ma solo sulla ‘pelle’ dei poliziotti penitenziari, la sezione Icam a Torino nonostante non fosse stato previsto un organico di polizia penitenziaria femminile (ancora oggi assente) tanto che i diritti soggettivi del personale del reparto Femminile e del reparto Icam sono spesso a grave rischio per la loro concessione per non parlare degli immani sacrifici delle poliziotte che operano sia nella sezione detentiva all’interno che alla sezione Icam”.
Per Beneduci “tale è la carenza di organico che per sopperire alla mancanza di personale femminile, le funzioni di vigilanza per i cortili passeggio della medesima sezione sono stati affidati al personale di polizia penitenziaria maschile del Reparto semilibertà malgrado ciò sia assolutamente contrario alle vigenti disposizioni. Ma come si suol dire – conclude il sindacalista – la legge è uguale per tutti ma per qualcuno è più uguale degli altri, tenuto conto che nell’ispezione effettuata di recente dal Dap – Dipartimento amministrazione penitenziaria proprio al reparto Icam hanno addirittura e nonostante le carenze disposto l’accentuazione degli incarichi e dei controlli sempre a carico del già oberato personale del Corpo”.
Articolo pubblicato il giorno 5 Novembre 2017 - 07:55