A distanza di un solo giorno, dopo che martedì la Procura Nazionale Antidoping aveva allungato i termini di sospensione di Lucioni di ulteriori trenta giorni, ieri lo stesso organismo ha depositato al Tribunale Nazionale Antidoping la propria richiesta di sanzione a carico dei soggetti coinvolti nella vicenda che si ricorderà riguardava il rinvenimento di sostanze dopanti nelle urine di Lucioni successivamente al match tra Benevento e Torino del 10 settembre scorso. Gli investigatori sportivi hanno chiesto un anno di squalifica per il calciatore e quattro anni di stop per il medico sociale giallorosso Walter Giorgione che avrebbe somministrato al calciatore uno spray anticicatrizzante che, però, conteneva una sostanza, il Clostebol, iscritto nell’elenco dei prodotti dopanti. Adesso bisognerà attendere che venga fissata la data dell’udienza dinanzi al Tribunale Nazionale Antidoping che ha un calendario già determinato sino al 30 novembre ma che terrà udienze sino al 23 dicembre, con una interruzione per la festività natalizie fino al 7 gennaio. È presumibile attendersi che la «vicenda Lucioni» possa essere discussa e, quindi, decisa entro Natale. Nel qual caso i giudici sportivi confermassero la richiesta della Procura, Lucioni potrebbe tornare in campo a settembre del 2018, dovendo scorporare dalla sanzione eventualmente applicata il periodo di sospensione che il calciatore ha già scontato.
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