Ripartire e, possibilmente, farlo in fretta. Il calo dell’Avellino di Walter Novellino sta prendendo una brutta piega che rischia di compromettere quanto di buono fatto ad inizio stagione. I lupi non riescono più a mordere. Dati alla mano, la vittoria manca da ben cinque gare, nelle quali l’Avellino ha ottenuto il magro bottino di tre punti, frutto di tre pareggi e due sconfitte. Contro il Carpi urge invertire la rotta, lo sa bene il presidente Walter Taccone, che per l’occasione ha deciso di dimezzare i prezzi dei biglietti, ne è altrettanto consapevole Walter Novellino che, ieri pomeriggio, prima della seduta pomeridiana, ha cercato di farlo capire anche ai suoi ragazzi attraverso il consueto discorso della ripresa. Nella seduta di ieri, i calciatori scesi in campo, hanno sostenuto un leggero lavoro defaticante, mentre il resto della squadra si è sottoposto ad una serie di esercitazioni. Uno contro uno, due contro due, partitella ad un tocco. Il tutto per cercare di non commettere più l’errore che ha portato al secondo gol del Palermo. Innanzitutto perché bisogna far circolare palla velocemente e non tergiversare come invece ha fatto Moretti, poi essere maggiormente determinati nelle chiusure. Oltre alle assenze dei cosiddetti lungodegenti, Pecorini, Rizzato, Gavazzi, Morosini e Lasik, ieri pomeriggio non hanno preso parte alla seduta di ripresa Angelo D’Angelo e Fabrizio Paghera, entrambi in permesso. La novità certa che riguarderà la gara contro il Carpi, sarà il rientro di Francesco Di Tacchio dalla squalifica. Senza l’ex centrocampista del Pisa, la mediana biancoverde è apparsa poco strutturata in confronto a quella del Palermo. Il suo impiego, quasi sicuramente al posto di Paghera, ridarà quindi quello scudo, davanti alla difesa, che contro la formazione siciliana è mancato. Ma quella del centrocampista pugliese potrebbe non essere l’unica novità. Sono continuamente in ballottaggio, infatti, i due portieri.
Articolo pubblicato il giorno 28 Novembre 2017 - 09:11