Autunno Danza 2017, l’annuale rassegna tersicorea del teatro di San Carlo porta in scena, dall’11 al 20 novembre, la poesia dell’antica e aristocratica opera cinese Kunqu con “Il Padiglione delle Peonie”; la Napoli contemporanea nel nuovo allestimento del Lirico in prima assoluta di “Pulcinella” di Stravinskij con coreografie di Francesco Nappa e installazioni di Lello Esposito; il grande repertorio del balletto con gli oltre duecento allievi della Scuola di ballo in “Al di là di un sogno”.
“Autunno Danza giunge all’ottava edizione – commenta la sovrintendente Rosanna Purchia – ed è un ulteriore segnale della nostra attenzione e impegno del Massimo napoletano per questo settore. Tra le quattro Fondazioni lirico-sinfoniche a aver mantenuto il corpo di ballo, continuiamo a investire molto nella nostra compagnia e nella nostra accademia che rappresentano un’eccellenza internazionale e in costante crescita”.
Ad aprire il cartellone sarà la compagnia dell’opera Kunqu del Jiangsu, regione del Sud della Cina, con attori di diverse generazioni che conservano la tradizione di questo genere di teatro che ha oltre 450 anni di vita e che è caratterizzato da un forte lirismo e da melodie piacevoli e toccanti. La rappresentazione assembla una selezione di quattro brani estratti da quattro opere diverse, sotto il titolo “Il Padiglione delle Peonie”, che è anche il titolo della più celebre opera tradizionale di questo genere, il cui autore Tang Xianzu, è contemporaneo di Shakespeare.
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” e con l’Istituto Confucio di Napoli, in ricordo di Annamaria Palermo, docente di Letteratura cinese, direttrice dell’Istituto e instancabile animatrice del festival Milleunacina. Per due rappresentazioni, poi, saranno in scena i circa 220 allievi della scuola di ballo più antica d’Italia, fondata nel 1812.
“Al di là di un sogno” è l’evocativo titolo scelto dal direttore Stephane Fournial, che con un incremento di oltre 60 iscritti rispetto allo scorso anno, punta a raggiungere quota 300 nel 2018. Estratti da “La Bayadere” e da “Il Lago dei Cigni” fanno parte del ricco programma dello spettacolo. Grande attesa, infine, per l’ultimo titolo della programmazione, sabato 18 e domenica 19 novembre, un “Pulcinella” che si cala nella Napoli contemporanea con artisti e interpreti tutti napoletani per raccontare una città profondamente cambiata. La messa in scena reinterpreta la tradizione, prende forma tra i Pulcinella scolpiti da Esposito, ed è al contempo un omaggio a Stravinskij, al suo soggiorno napoletano in cui restò affascinato dalla vitalità e della cultura del luogo, e dal San Carlo, dove diresse per la prima volta nel 1917, esattamente cento anni fa.
Balletto in un atto con canto, “Pulcinella” fu composto su musiche rielaborate da Pergolesi o a lui attribuite. Debuttò nel 1920 a Parigi. La vibrante e geniale vena di Stravinskij si unì in questa creazione a quella di Massine e di Picasso, per un indimenticabile affresco partenopeo. Sara’ interpretato dal corpo di ballo del teatro, diretto da Giuseppe Picone.
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