Agerola. Occorrerà una nuova perizia tecnica per stabilire se il tragico incidente avvenuto il 25 Ottobre 2016 nel quale morì Gennaro Medaglia fu omicidio volontario o semplice incidente stradale. Quella mattina morì il 58enne Medaglia, geometra comunale. Alla guida dell’ autovettura, invece, c’era Antonio Acampora, pizzaiolo agerolese. Il geometra, trasportato in ospedale, morì lì poco tempo fa. Dietro quello che sembrava un banale incidente stradale, secondo gli investigatori si celava una storia d’amore finita male quella di Acampora con l’ex compagna e una presunta relazione della donna proprio con Medaglia.
La prima ipotesi fu quella di omicidio premeditato, poi passato in fase di indagini a volontario ma si potrebbe arrivare ad un semplice omicidio stradale. Secondo l’accusa il conducente avrebbe premuto volontariamente il piede sull’acceleratore investendo il suo presunto rivale in amore. Ma i dubbi scatenati da una consulenza tecnica potrebbero cambiare, ancora una volta, le carte in tavola. Nella requisitoria, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 14 anni di reclusione per Acampora, che è a processo con rito abbreviato per usufruire dell’eventuale sconto di pena. “L’auto di Acampora procedeva sotto i 45 chilometri orari, dunque nei limiti consentiti è anche la tesi del suo difensore, l’avvocato Francesco Attanasio e il percorso ripreso dalle telecamere è lineare”.
Quindi non avrebbe mai deviato e accentuato la velocità, rispettando i limiti di velocità di un centro abitato. “Io mi sono distratto alla guida – ha dichiarato l’impuntato – e lui non mi ha visto. Non volevo investirlo”. Tutto da rifare quindi, il verdetto si avrà dopo Natale.
Articolo pubblicato il giorno 30 Novembre 2017 - 12:55