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Addio Radio analogica,dal 2020 si passa al digitale

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Il Governo ha presentato un emendamento in commissione del Bilancio del Senato che prevede la fine delle radio analogiche. L’emendamento è parte di un pacchetto che riordina gli spettri di trasmissione e regola la transizione verso i servizi 5G. Questo passaggio coinvolgerà anche le trasmissioni televisive terrestri.

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Già dal primo giugno 2019 scatterà l’obbligo di vendere all’ingrosso solo le radio che integrano “un’interfaccia per la ricezione della radio digitale” . Mentre dal primo gennaio 2020 il provvedimento si applicherà anche alla vendita al dettaglio. Questo primo passaggio è considerato fondamentale da Agcom: solo così si potrà definire un percorso che porti a fissare una data per lo “switch-off” anche per le trasmissioni radiofoniche (le trasmissioni in analogico continueranno quindi anche dopo il 2020).

Ricordiamo che il consorzio DAB Italia , che riunisce Radio DeeJay, Radio Capital, m2o, RDS, Radio Maria, Radio Radicale, Radio 24 – Il Sole 24 Ore, R101,  punta a coprire entro la fine del 2017 il 95% delle province italiane, arrivando a raggiungere l’85% della popolazione in mobilità e il 60% degli ascoltatori domestici. Attivi anche altri consorzi come Rai DAB e EuroDab con coperture tra il 43% e il 65% della popolazione. Al momento l’unico Paese ad avere avviato lo switch-off verso la radio digitale è la Norvegia (all’inizio del 2017). La Svizzera lo ha già programmato per il 2020 mentre Gran Bretagna e Danimarca dovrebbero iniziare tra il 2020 e il 2022.


Articolo pubblicato il giorno 24 Novembre 2017 - 18:10 / di Cronache della Campania


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