angelovassallo
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
angelovassallo
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 21 Novembre 2024 - 08:54
13.8 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

Torre Annunziata, carabinieri ”corrotti”: in sette chiedono lo sconto di pena

SULLO STESSO ARGOMENTO

Hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato per ottenere lo sconto di pena sette carabinieri della compagnia di Torre Annunziata accusati di aver favorito il traffico di droga al Piano Napoli di Boscoreale, controllato dal boss Franco Casillo’a vurzella in cambio di regali  effettuando anche arresti “pilotati” contro i suoi rivali.

PUBBLICITA

Il pm Raffaello Falcone della Dda di Napoli ha chiesto il processo per 16 indagati. In 9 hanno chiesto l’abbreviato:  il boss Franco Casillo, il suo avvocato Giovanni De Caprio e i carabinieri  Francesco Vecchio, Antonio Formicola, Antonio Santaniello, Franco De Lisio, Catello Di Maio, Antonio Paragallo e Santo Scuderi. Il gup deciderà tra due settimane. Hanno scelto di essere processati invece con il rito ordinario   l’ex comandante Pasquale Sario, oggi tenente colonnello, Sandro Acunzo, conosciuto come Mazinga  già arrestato lo scorso anno e condannato poche settimane fa per la detenzione illgale di un proiettile, ma anche gli altri carabinieri Gaetano Desiderio, il collaboratore di giustizia Giovanni Donnarumma, nonche gli altri gestori del traffico di droga del Piano Napoli, Carlo Padovani, Orazio Bafumi (entrambi legati a Casillo) e il pusher Luigi Izzo.

Secondo le indagini e le accuse formulate dalla Dda tra il gruppo di spaccia­tori capeggiato da Francesco Casillo e la compa­gnia dei carabinieri, ritiene la Procura, era stato stipulato un patto. Il boss forniva dritte per portare a termine prestigiose operazioni di servizio, i carabinieri in cambio gli consentivano tenere per se parte della droga e poi rivenderla o addirittura arrestavano con indizi fabbricati a tavolino i suoi rivali.
Non solo: Casillo e un altro coindagato di Sa­rio, Orazio Bafumi, sono accusati anche di avere aiutato a sfuggire alla cattura il latitante Carmi­ne Maresca, all’epoca dei fatti minorenne, che, nel corso di una rapina alle poste di Pagani, ave­va assassinato a sangue freddo il tenente dei ca­rabinieri Marco Pittoni.

(nella foto il boss Franco casillo ‘ a vurzella)

 


Articolo pubblicato il giorno 3 Ottobre 2017 - 08:20

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento