Arresti “eccellenti” in Sardegna per presunta corruzione nell’ambito di un’indagine della guardia di finanza sulla realizzazione di un impianto per la produzione di energia rinnovabile nel territorio di Ottana, in provincia di Nuoro. Ai domiciliari è finito l’ex sindaco di Quartu Sant’Elena e all’epoca dei fatti amministratore unico dell’Enas (Ente acque della Sardegna), Davide Galantuomo. Sarebbe stato lui a ricevere nel luglio del 2014 la tangente da 89.000 euro per garantire “il buon esito dell’affare”. Stessa sorte per Roberto Copparoni, noto calciatore, ex portiere del Cagliari e del Torino. E’ accusato di aver agito come intermediario nella vicenda in qualità di dipendente di una società collegata all’azienda aggiudicataria dell’appalto, con sede a Bologna, e alla cooperativa di Forlì che avrebbe dovuto eseguire i lavori. Ai domiciliari sono finiti dunque anche i dirigenti delle due società: Gianni Lolli e Luigi Betti. Arrestato anche Salvatore Pinna, ingegnere di Desulo (Nuoro), coinvolto in una vasta inchiesta si appalti pilotati in Sardegna nota come “Sindacopoli”. Anche per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari. Nel corso delle indagini sono state acquisite conversazioni tra gli arrestati che proverebbero in modo “inequivocabile” il pagamento della tangente.
Articolo pubblicato il giorno 3 Ottobre 2017 - 13:42