Super Mertens riporta in vetta gli azzurri, il Napoli sa anche soffrire

– Una punizione perfetta, uno stop impossibile e un sinistro sotto la traversa. Dries Mertens confeziona due prodezze da autentico fuoriclasse nello spazio di 16 minuti e il Napoli si riprende la vetta. La squadra di Sarri risponde all’Inter, effettua il controsorpasso, e vince 3-2 sul campo di un Genoa che inizialmente le aveva messo paura. Dopo quattro minuti, infatti, un gran destro di Taarabt aveva portato in vantaggio un Grifone aggressivo, compatto e deciso. La qualita’ del Napoli pero’, e’ emersa in fretta. Dopo due tentativi di Insigne (con il marchio di fabbrica del destro a girare) sono arrivate le due gemme di Mertens. Il belga prima, al 14°, ha messo sotto l’incrocio una punizione dai 20 metri (imprendibile per Perin e chiunque altro) poi, al 30°, un capolavoro da mandare in dvd a tutte le scuole calcio: bello il lancio di Diawara, spettacolare lo stop di destro, immediato, forte e preciso il sinistro che fa secco Perin finendo sotto la traversa. Un 1-2 da applausi che il Genoa ha accusato, tanto che poco dopo, su una stessa azione, prima Mertens (parata di Perin), poi Hamsik (salvataggio di Zukanovic) e Zielinski (fuori) hanno sfiorato l’1-3. Sembra poter prendere il largo il Napoli, gioca bene, diverte e si diverte, ma non chiude il match e nel finale del primo tempo un grande intervento di Reina, sulla deviazione di Koulibaly, nega il gol a Lazovic. Si va negli spogliatoi sul 2-1 per gli azzurri e tra gli applausi del pubblico del Ferraris che offre uno spettacolo niente male anche sugli spalti visto il forte gemellaggio tra le due tifoserie. Si ricomincia con gli stessi 11, con Juric che conferma Galabinov come partner di Taarabt nel suo 3-5-2, mentre Sarri, che per una volta ha lasciato in panchina Albiol (bene Chiriches al suo posto) e a centrocampo ha schierato Zielinski (fuori Allan) e Diawara (Jorginho in panchina), non si scosta dal collaudatissimo 4-3-3. Ritmi piu’ bassi nella ripresa, ma e’ sempre il Napoli a condurre il gioco. Insigne cerca con insistenza il gol, lo sfiora due volte, poi al 15°, inventa un assist per Mertens che cerca sul secondo palo Callejon, Zukanovic anticipa lo spagnolo, ma devia alle spalle di Perin: 1-3. Juric, che prima aveva inserito Omeonga per Veloso, si gioca la carta Lapadula (gli fa spazio Galabinov) e qualcosa cambia. Al 31°, infatti, il napoletano Izzo riapre la partita con un colpo di testa in tuffo sull’assist di Rigoni. Il Ferraris si esalta e trascina il Grifone che con un’acrobazia di Lapadula, sul lancio di un ispirato Rigoni, va vicino al pari. Sarri capisce che e’ il caso di irrobustire il centrocampo e inserisce Allan per Hamsik, la risposta di Juric e’ Pandev per Bertolacci. Dopo uno splendido intervento di Koulibaly ad anticipare Lapadula, Perin tiene aperta la gara con una gran parata sul destro di Hysaj. Il risultato, pero’, non cambia: finisce 3-2 per il Napoli che domina per 75 minuti e soffre nell’ultimo quarto d’ora, ma quel che conta e’ la vetta solitaria della classifica.

GENOA-NAPOLI 2-3 

GENOA (3-5-2): Perin 6.5; Izzo 6.5, Rossettini 6, Zukanovic 5.5; Laxalt 6, Rigoni 6.5, Veloso 5.5 (16° st Omeonga 5.5), Bertolacci 5.5 (39° st Pandev sv), Lazovic 6; Taarabt 7, Galabinov 6 (18° st Lapadula 6.5) In panchina: Lamanna, Gentiletti, Biraschi, Migliore, Salcedo, Ricci, Omeonga, Palladino, Pellegri. Allenatore: Juric 6

NAPOLI (4-3-3): Reina 6.5; Hysaj 6, Chiriches 6.5, Koulibaly 6.5, Ghoulam 6; Zielinski 5.5, Diawara 6.5, Hamsik 6 (36° st Allan sv); Callejon 5.5 (26° st Rog 5.5), Mertens 7.5, Insigne 6.5 (45° st Giaccherini sv) In panchina: Rafael, Sepe, Albiol, Maggio, Maksimovic, Mario Rui, Allan, Jorginho, Rog, Ounas. Allenatore: Sarri 6.5

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6.5

RETI: 4° pt Taarabt, 14° pt Mertens, 30° st Mertens, 15° st autogol Zukanovic, 31° st Izzo NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 28.000 circa. Ammoniti: Zukanovic, Rog. Angoli: 1-4. Recupero: 0′; 3′.

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