Un tribunale sudafricano ha inflitto oggi un pesante colpo legale al presidente Jacob Zuma, spianando la strada al ripristino di centinaia di accuse di corruzione mosse contro di lui.
La Suprema Corte di Appello ha confermato oggi la sentenza di un tribunale inferiore secondo cui la decisione adottata nel 2009 dai procuratori dello Stato di far cadere 783 accuse di corruzione e frode contro Zuma era irrazionale. Zuma, che ha finora respinto le richieste di dimettersi avanzate in seguito ad una serie di scandali in cui è stato coinvolto, aveva fatto appello contro la sentenza del tribunale.
La Suprema Corte di Appello ha affermato che centinaia di accuse di corruzione formulate contro Zuma sono state avviate nel 2005, prima che diventasse presidente e dopo che il suo partner di affari Shabir Shaik venisse condannato per frode e corruzione.
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