Mentre l’Italia preme per la sua estradizione, un giudice brasiliano ha concesso la liberta’ provvisoria all’ex terrorista di estrema sinistra, Cesare Battisti, condannato a 4 ergastoli in Italia per altrettanti omicidi. Dopo l’arresto Battisti aveva ripresentato domanda d’urgenza ai giudici per l’habeas corpus, ovvero per esser portato dinanzi a un giudice che esaminasse il suo caso di fronte al pericolo di estradizione. La difesa di Battisti confida che sia liberato gia’ nelle prossime ore. I legali dell’ex terrorista dei Pac, i Proletari Armati per il comunismo, latitante da 36 anni, avevano chiesto con urgenza che potesse comparire davanti al Tribunale regionale federale di San Paolo. La richiesta faceva seguito al ricorso alla Corte suprema federale brasiliana per il pericolo di estradizione in Italia che avevano gia’ presentato prima che fosse fermato giovedi’ a Corumba’, nel Mato Grosso do Sul, mentre tentava la fuga in Bolivia. La domanda di ‘habeas corpus’ era finalizzata ad affrettare i tempi per ottenere un giudizio da parte dei giudici della Corte ed evitare una estradizione “imminente”. Sono stati i suoi avvocati, Igor Sant’Anna Tamasauskas e Otavio Mazieiro, a renderlo noto: “C’e’ stata la concessione della misura di tutela della liberta’ personale dell’habeas corpus, richiesto nel tribunale regionale della Terza regione, che ha determinato l’immediata liberazione di Battisti”. Il magistrato, Jose’ Lunardell, gli ha concesso la liberta’ in cambio della sua “presenza periodica in commissariato per rendere conto delle sue attivita'” e gli ha proibito di assentarsi dalla regione in cui vive, San Paolo.
Articolo pubblicato il giorno 7 Ottobre 2017 - 07:50