Hanno incassato la metà della pena che aveva chiesto la pubblica accusa: 4 anni e 8 mesi di carcere ciascuno per i due paganesi accusati di aver sequestrato e violentato una ragazza minorenne due anni fa. Il Tribunale di Nocera Inferiore ha condannato Antonio Saggese e Giuseppe Bombardino che dovranno risarcire per 20mila euro la giovane vittima. Erano accusati di violenza sessuale, sequestro di persona, lesioni e resistenza.Bombardino e Saggese furono arrestati dai carabinieri tra la notte del 13 e 14 febbraio 2016. La ragazza raccontò, mentre era in ospedale per farsi medicare, che dopo essere uscita da una cornetteria con un’amica ,era stata avvicinata e poi bloccata per le braccia da uno dei due, minacciata di morte e costretta a salire in un’automobile. La ragazza tentò di fuggire più volte, ma fu prima scaraventata su di una saracinesca e poi riportata con forza in auto. Una sequenza ripresa da alcuni video di sorveglianza e finiti negli atti della Procura. Lungo il tragitto provò anche a chiedere aiuto a due persone, inutilmente. L’auto con a bordo i due ragazzi e la minore giunse poi all’esterno di una scuola, in un luogo appartato, dove sarebbe stata consumata la violenza. Dalle indagini emerse che la ragazza sarebbe stata costretta a bere, per poi consumare un rapporto sessuale con entrambi gli imputati. Al termine, fu riaccompagnata a casa. Dopo aver perso i sensi, fu soccorsa dalla madre, con una corsa in ospedale dove poi partì la denuncia.I due giovani sono liberi da alcuni mesi dopo due anni circa tra carcere e domiciliari.Nel corso dell’ultima uidenza aveva reso anche dichiarazioni spontanee nel corso delle quali si erano difesi sostenendo che sia stato un rapporto consensuale e non una violenza sessuale.
Articolo pubblicato il giorno 5 Ottobre 2017 - 07:18