Svolta nell’inchiesta sulla morte di Alfonso Gallo, 55enne di Scafati ex benzinaio e attivista del Movimento 5 Stelle morto per un infarto il 3 luglio scorso. E’ infatti indagato per omicidio colposo il medico del 118, che quella sera visitò l’uomo, decidendo poi di non trasferirlo in ospedale.
Il pm Roberto Lenza della Procura di Nocera Inferiore ha firmato la chiusura delle indagini ipotizzando una responsabilità del professionista. La tragedia si consumò verso le 18,30 in via Cavallaro a Scafati. la famiglia della vittima telefonò al 118 perché Alfonso, cardiopatico, non era in ottime condizioni e soffriva da tempo di una valvulopatia mitralica.
L’uomo era in casa con moglie e figlie. ma dopo la visita il medico del 118 ritenne che non era necessario trasferirlo in ospedale. I familiari, come hanno poi formalizzato nella denuncia, avevano anche avvertito il medico della sua patologia.
Nonostante il malore il medico andò via. E Alfonso Gallo morì dopo mezzora circa nonostante un massaggio cardiaco praticato da un medico amico del fratello e il ritorno dell’ambulanza del 118 che non fece in tempo ad effettuare il trasferimento in ospedale.
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