G. L., un uomo di quarantasei anni nel cui computer gli agenti della polizia postale hanno trovato più di ventiquattro mila file, tra foto e video, di bambini in pose erotiche, atteggiamenti da adulti e mentre facevano sesso è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione senza sospensione della pena, e da scontare agli arresti domiciliari. Lo ha disposto il gup Piero Indinnimeo, del Tribunale di Salerno.
La faccenda è diventata ancora più drammatica con la scoperta dei poliziotti di alcuni video che ritraevano i piccoli accompagnati, in alcuni casi, anche da animali. Scene raccapriccianti per le quali l’indagato, ieri condannato per pedopornografia, non ha potuto difendersi ma soltanto chiedere tramite il suo legale, l’avvocato Francesco Oliveto, il rito abbreviato.
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