Il bello è che la freccia non è sempre a sinistra, perché Sprocati può giocare su entrambe le fasce, può dribblare per puntare il fondo o per rientrare verso l’interno e, molto spesso, in questo primo scorcio di campionato le due cose gli sono riuscite bene. A Novara ha servito un assist a Gatto, poi s’è messo in proprio segnando due volte, una di destro ed una di sinistro, e in entrambe le circostanze lo ha fatto dall’interno dell’area di rigore, laddove aveva fallito nel primo tempo una chance ghiotta anche se non semplicissima. Il salto di qualità sta proprio qui: in altri tempi, forse, quell’errore l’avrebbe immalinconito, ieri l’altro, invece, lo ha motivato ancor di più. E allora, subito un tocco smarcante per liberare Gatto davanti al portiere nell’azione del primo vantaggio granata e poi una doppietta nella ripresa per sigillare la vittoria e riscrivere la storia. Sì, perché a Novara la Salernitana non aveva mai vinto e martedì sera ci è riuscita anche grazie alla doppietta di Sprocati, uno a cui mancava solo un pizzico di cattiveria in zona gol per diventare finalmente quello che, quando era giovanissimo, in molti pensavano potesse essere uno degli esterni più forti della sua generazione. Cinque gol e quattro assist è un bottino niente male per uno che in carriera ha sempre dovuto dimostrare e quasi mai è riuscito a godere della fiducia incondizionata dell’allenatore. Bollini gliene ha concessa e lui lo sta ripagando. Nel finale dello scorso campionato aveva fatto scorgere potenzialità interessanti e ora si sta esprimendo su livelli mai toccati in precedenza, se non a sprazzi. Lampi troppo sporadici e non sempre seguiti dal tuono, ora, invece, Sprocati non si limita alla giocata che possa strappare l’applauso della platea, ma va dritto alla sostanza. I gol segnati in campionato sono già cinque e a questi va sommato quello in Coppa contro l’Alessandria.
Articolo pubblicato il giorno 26 Ottobre 2017 - 09:28