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Salernitana: ad Avellino per compiere l’impresa

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Riscatto, rivincita, ripresa. In tre parole il derby del Partenio, sponda granata. La Salernitana sarà di scena oggi pomeriggio nella tana dei lupi dove non vince da 23 anni (erano i tempi di Breda al 76esimo) e dove non ha mai alzato bandiera corsara in serie B. Bollini sa di giocarsi una grossa fetta di credibilità e forse anche la panchina contro l’undici di Novellino, in uno stadio ostico, pieno come un uovo, ma anche con un bello spicchio di colore granata grazie agli 800 supporter che scorteranno la squadra nella verde Irpinia. Il tecnico di Poggio Rusco ha provato a trovare un compromesso tra i diktat di Lotito, la ragion di stato e gli equilibri di squadra. Nuovo giro nuova corsa, insomma. La Salernitana cambia nuovamente pelle e il suo nocchiero opta per una soluzione salomonica che possa mettere tutti d’accordo. La squadra giocherà con un finto 3-4-2-1 con i due trequartisti che sovente avanzeranno per formare un tridente offensivo. Un 3-4-3 camuffato insomma. Quasi un ritorno al passato per il tecnico che, probabilmente intende giocarsi la partita (e la carriera… in granata) con il credo tattico che meglio sa interpretare. «Sappiamo che quella di oggi sarà una partita molto sentita commenta come sempre in un monologo privo di contraddittorio sia per il momento del campionato, sia per la rivalità e il prestigio che questa gara rappresenta. Bisognerà mettere in campo tutte le forze tecnico-tattiche, ma anche molte energie mentali e caratteriali. Sarà questo uno degli aspetti più importanti della gara di oggi pomeriggio». Il tecnico recupera Bernardini in difesa e Radunovic tra i pali, ma medita soprese in tutti i reparti del campo. «Lo stato di forma della squadra è buono, fisiologicamente più avanzato in alcuni calciatori e più indietro per coloro che vengono da infortuni o dagli impegni con le nazionali che li hanno comunque tenuti fuori dieci giorni e sottoposti a carichi di lavoro diversi». Nessun dubbio nel pacchetto arretrato con il giovane Mantovani, Schiavi e Bernardini davanti a Radunovic. A centrocampo le prime novità. Pucino, uno dei tanti ex, rientra da un lungo stop e agirà sulla corsia di destra (neppure convocato Di Roberto), con Vitale dalla parte opposta e il duo Minala-Odjer a far legna in mezzo.


Articolo pubblicato il giorno 15 Ottobre 2017 - 08:39

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