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Rischio frane dopo gli incendi al Vesuvio, al via richieste dei Comuni

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I Comuni che ricadono nel perimetro del Parco del Vesuvio hanno una settimana di tempo per presentare alla Città Metropolitana di Napoli le loro richieste di interventi urgenti da effettuare nelle aree devastate dagli incendi dello scorso luglio per scongiurare il rischio frane, che si paleserà con le piogge del prossimo inverno.
Successivamente alla presentazione delle istanze, i tecnici della Direzione Ambiente dell’Ente guidato dal sindaco metropolitano Luigi de Magistris, insieme con quelli della Regione Campania, dell’Ente Parco, dell’Autorità di Bacino e dei Comuni stessi, effettueranno i relativi sopralluoghi per stilare un programma di primo ed indifferibile intervento, che sarà finanziato a valere sulle casse del Parco.
Messa in sicurezza l’area, si procederà poi alla seconda fase, ovvero alla realizzazione di uno degli assi del Grande Progetto Vesuvio che prevede opere di ingegneria naturalistica finalizzata alla fruizione del Parco che richiederanno un investimento di circa otto milioni di euro.
È quanto è stato deciso nel corso della riunione convocata dal consigliere delegato al Parco Nazionale del Vesuvio della Città Metropolitana di Napoli, Michele Maddaloni, cui hanno preso parte il presidente del Parco, Agostino Casillo, sindaci e amministratori dei Comuni di Ercolano, San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase, rappresentanti dell’Autorità di Bacino Distrettuale e della Regione Campania e il consigliere metropolitano Danilo Cascone, del Comune di San Giorgio a Cremano.
“La Prefettura ha affidato alla Città Metropolitana – ha affermato Maddaloni a margine dei lavori – il compito di coordinare tutti i soggetti competenti alla gestione del territorio del Parco del Vesuvio in seguito ai tragici fatti della scorsa estate. Immediatamente dopo lo spegnimento delle fiamme siamo intervenuti per ripristinare la viabilità a tempo di record, poi abbiamo stanziato importanti fondi per il potenziamento dei servizi di protezione civile, oggi mettiamo i nostri tecnici a disposizione dei Comuni per la verifica dell’assetto idrogeologico e per la individuazione e la calendarizzazione delle priorità.
È fondamentale aver fatto sedere tutti allo stesso tavolo perché solo in questo modo si possono velocizzare i processi di programmazione e di autorizzazione allo svolgimento di quanto necessario affinché, quando arriveranno le piogge, il rischio di frane e smottamenti possa essere evitato”.
“Il Parco – ha sottolineato il presidente Casillo – impegna le proprie risorse per mettere in sicurezza il territorio. È importante ora che i Comuni ci facciano arrivare immediatamente progetti finanziabili perché non c’è un minuto da perdere”.


Articolo pubblicato il giorno 18 Ottobre 2017 - 17:05

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