Abbiamo fatto una verifica con la società, che ci ha confermato che il software è assolutamente sicuro”: così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha risposto su alcuni articoli di stampa che indicano come hackerabile il sistema del voto elettronico del referendum per l’autonomia.
Quelli di cui parlano “sono intervenuti su un sito della società che e’ pubblico – ha aggiunto a margine di un incontro sul referendum con l’Ordine dei commercialisti – ma mi hanno detto che non ha nulla a che fare con il software del voto”.
“Dopodiché e’ una sperimentazione, potrà succedere che in un uno dei novemila seggi si rompa un cavetto – ha osservato Maroni -, ma sulla sicurezza del voto ho avuto garanzie da chi ci fornisce il software”.
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