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Pizzo in nome del clan: condannati ‘o sciammaro e i suoi complici

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Sedici anni e otto mesi di carcere, è questa la pena complessiva comminata ai quattro presunti esponenti del gruppo criminale che avrebbero estorto danaro all’ imprenditore nel settore delle slot di Marigliano, Pasquale Ciappa.
In particolare Luigi Esposito, detto “’o sciamarro”, presunto leader del gruppo dei “Capasso -Castaldo”, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere. Pena appena più lieve, invece, per il nipote Salvatore Pasquale Esposito, detto “’o sciamarretto”, che dovrà scontare 4 anni di reclusione.
Condannati anche i fratelli Giovanni Castaldo, detto “’o luong” a 5 anni e 4 mesi e Rosario Castaldo a 2 anni e 8 mesi. Ovviamente restano innocenti fino a sentenza definitiva.
I quattro erano stati arrestati dai carabinieri il 29 maggio scorso, dopo un’ordinanza di custodia cautelare dopo che, secondo l’accusa, erano stati accertati episodi di estorsione ai danni dell’imprenditore Ciappa. Imprenditore che ha avuto la forza di raccontare tutto ai militari dell’arma.
Non è escluso che nei prossimi giorni potrebbero arrivare condanne ad altri estorsori. Infatti Ciappa, titolare di numerose slot nella provincia napoletana, doveva pagare due clan che si contendevano la zona. In quasi 15 anni l’imprenditore ha raccontato di essere stato costretto a pagare migliaia di euro di estorsioni.

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(nella foto Luigi Esposito ‘o sciamarro e il nipote Salvatore Pasquale Esposito ‘o sciamarretto)


Articolo pubblicato il giorno 26 Ottobre 2017 - 06:22

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