Versione sostenuta in aula dal pm Vincenzo Montemurro. Il mancato testimone sarebbe stato vittima, sette anni fa, di estorsione ed usura da parte di diverse imputati: i fratelli Vincenzo e Daniele Confessore, Antonio Petrosino D’Auria, Michele e Adolfo Faiella, Alfonso Cascella, Rosario e Michele Ruggiero.
Per la prossima udienza, prevista per il 23 ottobre, il pubblico ministero ha disposto l’accompagnamento coatto del teste. Ha testimoniato regolarmente, invece, un commerciante di Pagani, proprietario di una macelleria, che ha risposto alle domande dell’avvocato di Gennaro Napolano, accusato di estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso.
Il macellaio gli avrebbe dato della carne a titolo gratuito. Una conseguenza – secondo l’Antimafia – della “coartazione psicologica” riconducibile al “contesto criminale”. Il commerciante ha però riferito di non essere stato mai costretto a regalare merce.
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