La Paganese è sul fondo della classifica senza attenuanti. L’ultima sconfitta interna con il Monopoli, che ha etichettato ulteriormente il Marcello Torre come terra di conquista, ha fatto precipitare gli azzurrostellati all’ultimo posto in condominio con l’Andria ma con una gara in più rispetto ai biancazzurri pugliesi. Seppur giocando una gara di grande agonismo e buone trame sul piano della manovra, anche stavolta non si muove la classifica con una traversa che grida ancora vendetta ed il solito errore in marcatura che fa saltare il banco.
Il ko con il Monopoli ha di fatto aperto la contestazione della tifoseria che non ha più intenzione di concedere credito alla squadra ed al suo allenatore. Non è bastato al termine della contesa di sabato pomeriggio nemmeno il colloquio tra il veterano Scarpa e gli ultras della curva Nord per provare a comprendere le ragioni di un tracollo sempre più inesorabile. Numeri impietosi e la casella delle vittorie interne ancora vuota certificano finora un fallimento tecnico senza troppi giri di parole.
Dalla campagna acquisti, condotta con approssimazione e senza tenere conto delle reali necessità di una squadra che deve salvarsi senza sofferenze, alla confusione generale nella scelta di un tecnico di categoria che potesse dare il via ad un progetto, almeno nelle intenzioni iniziali del club di via Filettine, che potesse portare la Paganese ad ambire a traguardi importanti in un triennio.
Di questo non vi è traccia dopo appena undici partite di campionato. Matrecano è stato silurato dopo la prima giornata ed i risultati finora raccolti da suo sostituto Favo sono sotto gli occhi di tutti. L’attuale trainer della Paganese non sta convincendo per alcune scelte tattiche discutibili ed è finito nel mirino della tifoseria.
Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2017 - 08:05
