Il fatto che un ragazzino voglia crescere velocemente è una cosa del tutto normale e comune.
Con l’età si conquistano quelle libertà che da piccoli non si hanno, come guidare un’auto, sentirsi liberi di uscire ed agire, non dover sottostare alle regole dei genitori, non dover chiedere sempre permessi, etc.
Ma poi in realtà questi ragazzi vogliono realmente essere adulti? O meglio sanno cosa vuol dire diventare adulti?
Secondo alcuni psicologi gli adolescenti di oggi aspirano non tanto alla figura dell’adulto, visto come persona matura e responsabile, quanto ad una immagine di uomo prestante dal punto di vista fisico e sessuale, insomma il classico uomo trentenne che quotidianamente vediamo in Tv.
E’ un tipo di approccio che può alla lunga creare problemi di natura identitaria, esistenziale e quindi precursore di disagi psicologici. Nell’analisi di un percorso terapeutico infatti, gli esperti utilizzano un approccio psicologico del modello sociale ed individuale a cui il paziente tende, così da valutare l’esatto indirizzo psicoterapeutico da utilizzare.
Quindi la loro aspirazione si esaurisce nella fisicità e nella sessualità dell’essere adulto.
In realtà, invece, essere realmente adulti vuol dire prendere decisioni importanti, essere responsabili delle proprie scelte, saper fronteggiare le difficoltà quotidiane, essere guida per i propri figli, e tutto questo è impensabile per gli adolescenti di oggi, che forse in realtà, diciamola tutta, non vorrebbero crescere mai!
Se ci soffermiamo anche solo un attimo a guardare i nostri giovanissimi, è difficile trovare un modello di riferimento che possa distinguersi dalla massa.
Sono tutti impegnati a trasgredire, a curare il proprio aspetto fisico, a “godersi la vita”, a sentirsi, come dicono loro: Grandi!
Ma poi tra tutti chi sa veramente cosa voglia dire Vivere la vita tutti i giorni, fare sacrifici, rientrare a casa stremati dal lavoro, pur di avere uno straccio di stipendio? Forse Pochi…. Ma oggi la vita di un adulto è questa.
Stando ai risultati riportato dall’Osservatorio SIP quasi il 75% delle ragazze, oggi in Italia, considera solo il proprio look come priorità giornaliera, puntando a mettere in risalto il proprio corpo con tatuaggi, piercing e interventi al seno o alle labbra; il 26% dei maschi usa l’alcool e la droga come status simbol della propria “adultità” e solo il 10% prova ad adottare comportamenti più maturi, come ad esempio essere prudenti, cucinare, lavorare, leggere, studiare, etc.
Anche il modo di vestirsi delle quindicenni è a dir poco preoccupante!
Vedere queste ragazzine indossare abiti succinti e tacchi vertiginosi per sembrare più grandi e sentirsi guardate dagli uomini, è assolutamente anormale. Dove stanno le ragazze di 12 anni in jeans e scarpe da ginnastica impegnate a ridere e scherzare sulle prime esperienze, sulle prime conquiste, sulle prime paure adolescenziali?
Ormai siamo diventati la società del tutto e subito! Si nasce già adulti.
Forse dovremmo semplicemente ricordare che a volte il verbo trasgredire non vuol dire perde di vista la propria identità, ma salvaguardare la propria individualità, in ogni fase della vita!
Il bello è proprio questo: non esiste né il testo REW (riavvolgimento), né tasto FF (avanzamento veloce), ma solo Play!
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