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Nomine sospette, indagato il Presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Napoli Nord

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Napoli. Procedure ritenute sospette, professionisti sotto la lente di ingrandimento, il presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Napoli nord  Enrico Caria sotto accusa per corruzione in atti giudiziari.
Uno scenario complesso nel tribunale di Napoli nord, una realtà giudiziaria nuova, nata da pochissimo, che emerge per produttività ed eccellenze nel nostro paese. La procura di Roma sta facendo chiarezza sulle assegnazioni di incarichi a commercialisti e avvocati nominati di volta in volta nelle procedure fallimentari.
Secondo fonti vicine ad ambienti giudiziari, risulterebbe indagato anche Enrico Caria, presidente del tribunale di Aversa e fino a tre anni fa alla guida di una delle sezioni fallimentari di Santa Maria Capua Vetere e, ancora più indietro nel tempo, in forza alla sezione fallimentare partenopea. L’indagine è stata affidata a Stefano Fava della procura Capitolina.
Nel mirino degli inquirenti capitolini sono finiti due procedure: il fallimento della Work company e il concordato della Sisa, per la quale sono stati nominati alcuni professionisti come consulenti che ora scoprono di essere formalmente sotto accusa.
Chiara anche la posizione difensiva, che può essere sintetizzata in alcuni punti chiave: le nomine di curatori, commissari e consulenti sono sempre collegiali; esistono albi e selezioni da cui attingere attraverso automatismi all’insegna della trasparenza.
Caria ieri intervistato da Il Mattino si è difeso: “Pura follia, mi creda. Ho depositato una memoria alla guardia di Finanza, da un anno e mezzo sono in attesa di ricostruire ogni passaggio di questa vicenda. Atti alla mano posso dimostrare in ogni momento che non ho commesso reati o illeciti nella gestione del mio ufficio”.
L’inchiesta sarebbe nata da un esposto presentato da un avvocato. Cosa che Caria ha confermato: “Si tratta di un avvocato che ho anche querelato. I fatti risalgono al mio lavoro in seno alla sezione fallimentare di Santa Maria Capua Vetere: intervenni sulla procedura ‘Oro mare’, una procedura fallimentare per bancarotta per decine di milioni di euro, per la quale ho fatto promuovere azioni di responsabilità per amministratori e sindaci della governance. Ho letto gli scritti difensivi di un avvocato, che ho poi deciso di querelare”.

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Articolo pubblicato il giorno 22 Ottobre 2017 - 10:34

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