Vendeva passaporti falsi ai migranti irregolari per soli 20 euro. Aveva allestito nella sua abitazione di vico Fondaco a Vicaria una vera e propria centrale del falso. E’ li che è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Napoli, Mohammed Alì Tahiru, 42enne ghanese.
Grazie alla collaborazione degli uomini della sezione investigativa centrale della Polizia municipale, sotto il coordinamento della capitano Giuseppe De Martino, che con una serie di appostamenti mirati hanno potuto annotare un continuo via vai di migranti da quell’abitazione. La polizia quando ieri ha effettuato il blitz è rimasta sorpresa da quello che è stato rinvenuto: circa 8mila documenti, tra passaporti, carte d’identità foto, timbri e soldi.
All’interno del materasso, nei cassetti, attaccati alle pareti, sotto il letto. Novantuno carte di identità risultano rubate al Comune di Portici, altre 15 sono state trafugate nella municipalità Vicaria-Mercato. Il ghanese è accusato di ricettazione ma anche di produzione di documenti validi per l’espatrio (497bis) nella nuova formulazione giuridica nata proprio per fronteggiare l’emergenza terrorismo e contraffazione di atti pubblici, contraffazione di impronte digitali.
La casa di Mohammed Alì Tahiru era a pochi passi dalla moschea di via Torino. E ora l’inchiesta si allarga. Oltre ai documenti falsi e all’immigrazione clandestina gli investigatori del pool antiterrorismo della Procura di Napoli vogliono accertare se l’uomo avesse legami con personaggi legati all’Isis o altri gruppi islamici di terroristi e se abbia favorito qualcuno di loro fornendo documenti falsi in grado di muoversi liberamente in Europa. L’inchiesta è appena agli inizi e promette importanti novità
Articolo pubblicato il giorno 25 Ottobre 2017 - 06:49