“Il blocco della spesa, contenuto nella Deliberazione della Corte dei Conti della Campania, inviata al Comune di Napoli il 16 ottobre scorso, a cui daremo immediata esecuzione non può che essere orientato costituzionalmente Abbiamo il massimo rispetto istituzionale per la Corte dei Conti né tantomeno vogliamo aprire diatribe con nessuno, semplicemente anche nei momenti più difficili la Costituzione ed i diritti dei cittadini continuano ad essere i nostri unici fari”.
Risponde così alle critiche l’assessore al bilancio del comune di Napoli, Enrico Panini. “Ovvero, lungi dal rappresentare il puro rinserrarsi dell’Amministrazione sulle sole spese obbligatorie per legge (es.: stipendi, tasse, ingiunzioni), quasi si trattasse di chiudere le luci della città con largo anticipo rispetto ai 60 giorni che ci sono stati dati per adeguare i nostri bilanci alla Deliberazione della Corte, noi riteniamo che ci siano alcune funzioni dell’Ente locale che sono infungibili, cioè funzioni senza esercitare le quali un Ente locale non è più sè stesso, non risponde ai dettati costituzionali”.
“Rispondere al blocco della spesa in modo orientato costituzionalmente – ha ribadito Panini – , allora significa che nomineremo le insegnanti delle scuole materne e non chiuderemo le sezioni; significa che interverremo sul capitale sociale di Anm perché il fallimento di una società di 2.700 persone che garantisce il trasporto pubblico urbano sarebbe un disastro; significa che non fermeremo le procedure relative alla mensa scolastica”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Ottobre 2017 - 10:47 / di Cronache della Campania