Un avvertimento chiaro, un segnale forte rivolto al boss Giovanni Sequino. Vico Cangiani a Santa Maria Antesaecula, zona spartiacque tra il regno dei Sequino appunto e quello dei Vastarella. E’ li che l’altra notte c’è stata di una nuova stesa di camorra.
Sette colpi secchi, in rapida successione, esplosi verso l’alto da una pistola calibro 9×21. A terra la polizia, avvertita nella tarda mattinata di ieri da una telefonata anonima ha trovato a terra e repertato i bossoli. Gli investigatori temono una ripresa della faida per il controllo delle piazze di spaccio e del racket delle estorsioni ai commercianti del rione.
Secondo le ultime informative i Vastarella hanno ripreso terreno, espandendosi dalla zona delle Fontanelle fino a via Sanità, mentre via Santa Maria Antesaecula è rimasto il fortino dei Sequino. E poi ci sono anche i Mauro, che restano arroccati ai Cristallini ma con gli occhi puntati sulla zona franca di piazza Sanità e, soprattutto, sul Borgo dei Vergini, che rappresenta, quest’ultimo, il più appetibile sotto il profilo del pizzo ai commercianti.
E la stesa potrebbe essere un segnale da parte di uno dei due clan ai Sequino, che in questo momento sarebbero quelli con minori disponibilità militari e, di recente, hanno subito un duro colpo: ad agosto i carabinieri hanno fermato quattro persone, ritenute responsabili di estorsioni e minacce ai danni dei negozianti del Borgo Vergini e di avere incendiato la saracinesca di un bar che si era rifiutato di pagare il racket.
Articolo pubblicato il giorno 25 Ottobre 2017 - 09:03